Sulle prime due squadre in testa alla classifica costruttori, Red Bull Racing e Mercedes, si è alzato un nuovo polverone in merito al Budget Cap.
Ci risiamo, la Formula 1 è di nuovo immischiata nelle trame del doping finanziario. Il Budget Cap, infatti, è nato proprio per scongiurare eventuali sforamenti ed equilibrare una griglia sempre più sbilanciata. Nel 2021, però, il limite dei 145 milioni di dollari non è stato rispettato dalla Red Bull Racing. Max Verstappen, però, ebbe la meglio su Lewis Hamilton, conquistando il suo primo mondiale.
Un piccolo sviluppo può aver fatto una clamorosa differenza in ordine a qualche decimo. Nel 2022, invece, il limite è sceso a 140 milioni, ma sono rimaste clamorose differenze tra la vettura austriaca e tutte le altre. Nonostante l’exploit iniziale di Charles Leclerc in Bahrain e Australia, già dalla quarta tappa ad Imola la Red Bull Racing, dopo aver abbassato il peso della vettura e portato dei miracolosi sviluppi, ha messo tutti in riga.
Da allora il drink team ha conquistato tutte le tappe, ad eccezione della vittoria di Leclerc in Austria, di quella di Sainz in Inghilterra e il trionfo di George Russell in Brasile. Sono sopraggiunti, inevitabili, sospetti sulla RB. Inevitabilmente, dopo la carezza ricevuta dalla FIA, la squadra con sede a Milton Keynes potrebbe aver approfittato, nuovamente, del complesso regolamento finanziario.
La FIA penalizzò la Red Bull Racing, dopo l’accertamento della violazione, con una multa di 7 milioni di dollari e una riduzione del 10% delle ore a disposizione per l’uso della galleria del vento per lo sviluppo della nuova monoposto. Considerate le performance della RB19 non hanno avuto reali conseguenze dallo sforamento del tetto di spesa imposto dalla Federazione Internazionale dell’Automobile.
La delicata questione BC, nel 2023, è stata affrontata già in modo diverso, dato che il budget per i team è lievitato a 154 milioni di dollari. L’inflazione ha portato la FIA a modificare la cifra iniziale. La RB, a metà dello scorso campionato, si era lamentata del limite troppo categorico e, in attesa dei riscontri ufficiali, ha già messo le mani avanti.
“Apparentemente ci sarebbero tre squadre che potrebbero averlo superato – ha annunciato il consigliere della RB Helmut Marko, intervistato da Motorsport-total – Red Bull sta sviluppando l’Hypercar RB17 (vettura progettata da Adrian Newey, ndr) e ci sono persone che lavorano in parte qui e in parte là”. Si tratterebbe di una furbata, ma dall’Inghilterra sono arrivati nuovi rumor.
Secondo quanto ha annunciato il reporter Erik Van Haren, Red Bull, Aston Martin e Mercedes sarebbero i tre team che avrebbero violato il budget cap nel 2022. Red Bull Racing e Mercedes avrebbero già ricevuto diverse domande sui dati inviati. Avrebbe del clamoroso una nuova violazione e si aspettano conferme. Nel 2022 la Red Bull Racing aveva iniziato con evidenti problemi tecnici e tutto porterebbe ad ulteriori sospetti sugli attuali trionfi.
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