In MotoGP vi sono ben otto ducatisti in pista. Marco Bezzecchi e Jorge Martin sono diventati i primi competitor del campione Pecco Bagnaia.
Le battaglie che un tempo animavano la MotoGP sono diventate sempre più rare. Le sfide al limite tra Max Biaggi, Valentino Rossi, Casey Stoner, Jorge Lorenzo e Marc Marquez sono, oramai, solo un lontano ricordo. Per oltre un quarto di secolo tutto è ruotato intorno alla figura di Valentino Rossi. Quest’ultimo ha animato il Paddock con dualismi senza precedenti storici. Il suo ritiro dalla MotoGP ha decretato una nuova fase in cui sono diventati protagonisti proprio i giovani prodotti dell’Academy VR46.
Il primo ad andare vicino alla conquista del mondiale su Franco Morbidelli, in sella alla Yamaha del team Petronas nel 2020. A vincere l’agognata corona, nello scorso campionato, è stato Francesco Bagnaia in sella alla Ducati Desmosedici GP22 del team ufficiale. Il torinese si è meritato il titolo grazie ad una rimonta sensazionale ai danni di Fabio Quartararo. Il #63, oggi numero 1 della griglia, ha dimostrato di essere costante come nessuno prima di lui.
Bagnaia è stato il primo ducatista della storia a vincere 4 GP di fila, sfatando il tabù Stoner che durava dal 2007. Un italiano su di una moto italiana non vinceva addirittura da cinquant’anni, essendo stato Giacomo Agostini, nel lontano 1972, l’ultimo ad issarsi sul tetto del mondo nella classe regina. Pecco è riuscito in un’impresa che era sfuggita persino al suo maestro Valentino Rossi, protagonista per un biennio con la casa di Borgo Panigale.
La Ducati attuale, naturalmente, è molto più performante rispetto a quella dell’era del Dottore; senza contare l’apporto che tutti gli altri colleghi di Bagnaia hanno dato alla causa negli ultimi anni. La casa emiliana, infatti, ha festeggiato tre riconoscimenti di fila nei costruttori ed è sempre più vicina alla conquista del quarto titolo consecutivo.
Non è un caso che i primi inseguitori del campione in carica siano altri due piloti in sella alla Desmosedici. I confermatissimi Jorge Martin del team Pramac e Marco Bezzecchi della squadra Mooney VR46 si trovano, rispettivamente, a 36 e a 35 punti di distanza dal leader della classifica. Le battaglie, però, non sono risultate entusiasmanti e persino poco accese, dialetticamente, nei retro-podi.
Nel Motomondiale non si respira più quell’atmosfera di odio sportivo che caratterizzava le sfide precedenti tra i centauri. Sembrano tutti molto amici tra loro e tutto ciò toglie un po’ di pepe alla competizione. Per il resto molti dei rider italiani dell’attuale griglia della MotoGP sono cresciuti nella Academy di Valentino Rossi.
Sull’argomento è entrato a tutto gas il pilota romagnolo del team Mooney, Marco Bezzecchi che, in un’intervista riportata su Speedweek, ha ammesso: “Non è facile. Tutti pensano sempre che sia più bello combattere con i ragazzi dell’Academy. In verità è un po’ meno bello, perché c’è sempre un po’ di paura di esagerare. Non si tratta solo di Pecco, ma di tutti all’Academy. Vale ci dà l’inferno se facciamo danni“.
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