Il Fanatec GT ha fatto tappa nella tana Mercedes sulla versione accorciata dell’iconico tracciato di Nurburgring. Dopo il successo clamoroso nella seconda manche di Misano, Valentino Rossi e tutto il team WRT #46 non ha ripetuto il medesimo risultato.
Il Dottore ha abituato i suoi fan ad una continua crescita al volante della BMW M4 GT3 #46 del team WRT. Qualche battuta d’arresto, a volte, risulta inevitabile. Sul tracciato tedesco sono scese in pista 54 vetture. Se il vostro primo pensiero è andato allo storico inferno verde siete fuori strada. Questa versione breve, ai piedi del castello di Nürburg, è stata realizzata solo nel 1984.
La sua storia si lega ad una pazza gara che fu disputata per volere della Mercedes. Il lancio della berlina 190E 2.3 16 valvole fu l’occasione per assistere ad una sfida inaugurale tra i migliori 20 driver dell’epoca. In Germania si presentarono fenomeni come Prost, Senna, Hill, Jones, Hunt, Moss, Rosberg, Lauda Reutemann, De Angelis, Scheckter, Surtees e tanti altri. A vincere fu il compianto campione brasiliano, davanti al rivale di sempre, Alain Prost.
La versione accorciata non ha il medesimo fascino dell’inferno verde, ma presenta ugualmente delle incognite, pur essendo un 1/5 più breve del Nürburgring completo. Il circuito, infatti, misura 5.148 metri e si caratterizza per 9 curve a destra e 7 a sinistra. La velocità massima che raggiungono qui i bolidi GT sul dritto è di 250 km/h. La prima curva è, particolarmente, demanding per gli impianti frenanti. La pista presenta diversi punti dove è possibile sopravanzare. In Curva 10, ad esempio, c’è una grande chance di sorpasso se si approfitta dell’uscita dalla S precedente.
Per Valentino Rossi si è trattata di una prima volta assoluta. Il campionato Fanatec GT, infatti, nella scorsa annata ha fatto tappa solo all’Hockenheimring. L’ultima edizione al Nurburgring, nel 2021, fu vinta da Mirko Bortolotti, Marco Mapelli e Andrea Caldarelli a bordo della Lamborghini Huracan GT3 #63, davanti per soli 1.2 secondi alla Mercedes AMG GT3 #88 di Raffaele Marciello, Jules Gounon e Felipe Fraga.
La gara è stata avvincente e ricca di colpi di scena. La BMW #46 si è dovuta ritirare per un contatto con l’Audi R8 #66. La responsabilità non è stata del Dottore. A meno di un’ora dalla conclusione della corsa endurance al voltante della BMW M4 GT3 c’era Maxime Martin che ha centrato in pieno la vettura nera della casa dei quattro anelli.
La R8 è riuscita, dopo un testacoda, a riprendere la corsa, mentre la vettura di Martin si è dovuta ritirare. La zona anteriore della BMW #46 si è distrutta, accusando dei guai al radiatore. Dopo il trionfo dello scorso weekend si è consumata una pesante delusione per il team WRT. La #46 non era in zona punti, ma ha concluso nel peggior modo possibile il weekend.
La corsa è stata vinta dall’equipaggio #88 Mercedes, davanti ai colleghi della Stella #777 e all’Audi #40. La casa di Stoccarda ha dominato la scena. Il Dottore e il suo team #46 dovrà rifarsi nel prossimo appuntamento in Germania all’Hockenheimring.
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