Red Bull, Max Verstappen senza pietà: ecco cosa si è messo in testa

Il bicampione della Red Bull Racing, Max Verstappen, ha conquistato l’ottavo trionfo di fila, davanti a Sergio Perez e Charles Leclerc.

Dopo aver fatto segnare un tempo record in qualifica, Verstappen si è aggiudicato la gara breve e il GP del Belgio. La Red Bull Racing non lascia nulla di intentato, nemmeno nelle SR. La primissima della stagione è stata vinta da Sergio Perez sul tracciato di Baku. In quel caso Verstappen non fu fortunato alla partenza, finendo per subire dei danni in un acceso contrasto con George Russell e fu costretto ad accontentarsi della medaglia di bronzo.

Max Verstappen soddisfatto
Verstappen (Ansa) tuttomotoriweb.it

Nella seconda gara breve, invece, si è imposto Max tra le mura amiche del Red Bull Ring. L’olandese appare in uno stato di grazia che lo rende irrefrenabile, tuttavia Perez è entrato in una crisi profonda già dalla tappa di Monaco. Nella giornata di ieri è sembrato poco lucido e dopo un colpo subito da Lewis Hamilton in una accesa battaglia ha riportato un danno nella pancia destra ed è stato costretto al ritiro. Max ha vinto la seconda SR stagionale senza patemi, sverniciando Oscar Piastri.

Il driver della Red Bull Racing, inizialmente, ha scelto di rimanere fuori al primo giro, come Leclerc e Norris nelle prime posizioni, compiendo una scelta prudente. Poi, come tutti gli altri, è stato richiamato ai box per il montaggio delle mescole intermedie. Da quel momento in avanti, sebbene non fosse abilitato il DRS, il figlio d’arte di Jos ha fatto la differenza. Non solo ha superato senza patemi l’australiano della McLaren ma è poi scappato via, imponendo un ritmo di quasi 8 decimi più veloce dell’inseguitore.

Nella giornata odierna il bicampione del mondo è scattato dalla sesta piazza a causa della sostituzione del cambio. Se nel 2021 aveva vinto sotto un diluvio, percorrendo solo 3 giri, nella passata stagione Verstappen ha rimontato in P1 dalla quattordicesima posizione. Per il numero 1 fu la posizione peggiore in griglia da cui abbia conquistato un trionfo, idem per la Red Bull Racing, e fu la seconda peggiore per una vittoria a Spa dopo il 16° posto da cui si elevò sul primo gradino Michael Schumacher nel 1995.

Verstappen, ennesima rimonta da applausi

Dalla sesta casella l’olandese ha sfruttato subito lo scontro tra Oscar Piastri e Carlos Sainz. Il pilota della McLaren ha esagerato in curva 1, finendo per mettere fuori gioco sé stesso e lo spagnolo. Max si è subito ritrovato in quarta posizione e, grazie alla potenza del DRS della sua RB19, ha sverniciato Lewis Hamilton e, poche tornate dopo, anche Charles Leclerc.

Verstappen al volante della RB19
Verstappen Red Bull (Ansa) tuttomotoriweb.it

Max, una volta avuta strada libera, ha messo nel mirino il suo teammate. Stesso copione anche dopo il primo valzer di pit stop. Il bicampione ha superato Perez al giro numero 17 ed è scappato via. Quando è scesa la pioggia Max ha quasi perso il controllo della sua RB19, ma ha tenuto la testa poi senza particolari patemi.

Al termine del GP, a caldo, l’olandese ha annunciato: “Nella fase centrale mi sono preso un grosso spavento perché nel secondo settore ho rischiato di perdere il controllo dell’auto, ma per fortuna non si è verificato. Spa è una pista molto esigente sulle gomme e, di conseguenza, si deve agire anche per evitare problematiche del genere. Nelle battute conclusive, ho cercato di non prendere rischi“.

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