Dopo anni la rivalità tra Marc Marquez e Valentino Rossi dovrebbe essere ricoperta da strati di polvere, ma la questione torna sempre d’attualità.
Potranno passare, probabilmente, altri 8 anni ma in MotoGP si continuerà a parlare della dualismo tra Marc Marquez e Valentino Rossi. Quest’ultimo si è ritirato dal motociclismo a fine 2021, non senza il rimpianto di non aver conquistato la sua decima corona iridata. L’ultima occasione utile arrivò nel 2015. Vale aveva 36 anni, mentre il compagno di squadra, Jorge Lorenzo, aveva 28 anni.
Nella lunga battaglia tra i due della Yamaha si inserì il giovanissimo Marc Marquez. Il rider della Honda, dopo due mondiali di fila, non riuscì a tenere il passo degli avversari in sella alla M1. Le rivalità di un tempo erano molto più accese rispetto a quelle attuali. Campioni assoluti come Biaggi, Stoner, Hayden hanno sfidato prima dell’armata spagnola Valentino Rossi, ma sempre con coerenza e rispetto.
Nel caso del dualismo, tutto italiano, tra Max Biaggi e Valentino Rossi si toccarono vette di odio sportivo con pochi precedenti, ma sempre con l’obiettivo di mettere la ruota davanti all’avversario. Nel caso, invece, di Stoner la questione fu ancora diversa perché l’australiano ruppe le uova nel paniere del centauro di Tavullia, guidando una Ducati in un modo che non si era mai visto prima.
Di delusioni Valentino Rossi ne ha vissute diverse, perdendo il titolo anche contro Nicky Hayden nel 2006 all’ultimo GP. Quanto, però, accadde nel 2015 non aveva precedenti storici. Un terzo contendente, non in lizza per il mondiale, si inserì nella battaglia tra i due rivali, ma a solo danno di uno dei due. Valentino Rossi sbagliò nel fallo di reazione in Malesia, ma fu provocato in più di una occasione dallo spagnolo della Honda.
L’obiettivo di Marc Marquez era irretire il pretendente alla decima corona. Il calcio rifilato alla Honda del #93 costò carissimo al #46 che, nell’ultima tappa del campionato, dovette partire dal fondo dello schieramento. A nulla servì la rimonta di Rossi a Valencia sino alla quarta posizione, anche perché Jorge Lorenzo sembrò scortato al traguardo dai connazionali della Honda.
Se Pedrosa si tenne in disparte, apparse clamoroso l’atteggiamento di Marquez che, dopo aver preso rischi per tutto l’arco del campionato, decise di non tentare una manovra di sorpasso al maiorchino della Yamaha. Si parlò di alleanze, ma fu una scelta ben precisa del pilota della Honda. Marquez vinse i successivi 4 mondiali, mentre Rossi non andò più vicino alla conquista della corona.
Uccio, in una recente intervista a Sky, ha dichiarato che la rivalità tra Biaggi e l’amico è molto diversa rispetto a quella con Marquez. “Non è paragonabile la cosa. Biaggi mi è stato antipatico, ma nelle cose belle, anche quando ci ha dato la paga, perché ce l’ha data un bel po’ di volte, ma adesso ricordo tutto con simpatia perché è un cagnaccio, come Vale, uno che vuole vincere, a parte qualche sportellata, sempre in maniera corretta. L’altro invece non è stato corretto, parliamo quindi di due cose completamente diverse“, ha tuonato Alessio ‘Uccio’ Salucci.
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