Uno dei più grandi campioni della storia del calcio morì molto giovane in seguito a un drammatico incidente stradale.
La drammaticità degli incidenti stradali è che accadono da un momento all’altro, senza avvisare e stroncando anche dei personaggi che sono considerati eccezionali. Lo sport ha dovuto piangere diversi grandi campioni, ma forse nessuno ha mai toccato i livelli di un uomo che è stato un simbolo per la propria nazione.
La Bulgaria ha vissuto solo pochi anni nell’Olimpo del calcio mondiale, con le competizioni al massimo torneo per nazionali che sono state davvero limitate. Nonostante deluse, arrivando ultima a zero punti, la nazionale del 1966 viene ricordata come una delle migliori di sempre.
A contribuire al fallimento della squadra ci fu anche un girone davvero proibitivo, inserita nello stesso gruppo con il Brasile di Pelé, il Portogallo di Eusebio e l’Ungheria di Albert. Anche la Bulgaria aveva però il suo campionissimo ed era Georgi Asparuhov.
Si trattava di un attaccante che in area di rigore aveva davvero pochissimi eguali al mondo ed è stato il simbolo del suo Levski Sofia. Con lui la nazionale partecipò a tre Mondiali consecutivi, un record assoluto per la Bulgaria, e il Milan cercò a più riprese di acquistarlo.
L’amore per la sua Bulgaria era tale da non portarlo mai al di fuori della propria, ma forse un giorno avrebbe anche potuto cambiare aria. Non si poté mai scoprire, perché il ragazzo morì tragicamente quando aveva solo 28 anni.
La morte di Asparuhov: piange la Bulgaria
Il 28 giugno 1971 non era un giorno come un altro per Asparuhov, perché in quella domenica si giocava il derby con il CSKA. Partita sentitissima che lo portò a essere espulso per un fallo di reazione e dunque avrebbe saltato la gara successiva.
Asparuhov dunque chiese alla società di poter andare a Vratsa, per poter presenziare alla festa del piccolo club locale. Un momento dunque di festa incredibile, perché il più grande giocatore della nazione sarebbe stato presente per l’evento.
Assieme a lui vi era anche l’amico Nikola Kotkov, con i due che si misero a bordo della loro Alfa Romeo per viaggiare in direzione di Vrtasa. A un certo punto dovettero fare benzina e si fermarono dove un giovane ragazzo chiese un passaggio ai due per Vitinya, ma fu proprio quella deviazione a risultare fatale.
Fu Asparuhov che decise di concedere il passaggio al ragazzo, ma poco prima di arrivare nel piccolo paese, un camion che giungeva in direzione opposta si schiantò contro l’Alfa Romeo. L’impatto fu devastante e la vettura italiana prese fuoco in pochi minuti.
La situazione fu da subito drammatica e i tre in macchina morirono tutti quanti sul campo a seguito del tremendo incidente. Fu un momento drammatico per tutta la Bulgaria che vedeva in quel calciatore la possibilità di riscatto da parte di un popolo.
Ai funerali di Asparuhov presenziarono oltre 500 mila persone. Numeri che solo pochi eletti si possono permettere, ma questo fa capire come Georgi fosse davvero un mito in Bulgaria.