La Mazda è tra i marchi automobilisti più affidabili del Sol Levante. Il brand ha una storia molto antica e in pochi conoscono l’origine moderna del motori della Mazda.
La Mazda Motor Corporation è stata fondata a Fuchū, Aki, Prefettura di Hiroshima. Il Giappone è una terra di motori con tantissimi brand di alto profilo. La Mazda è riuscita a trovare un suo spazio, tra regine assolute come Toyota, Nissan e tante altre realtà. La Mazda è cresciuta tantissimo negli ultimi 25 anni, grazie a modelli che sono diventati popolari anche alle nostre latitudini.
La casa giapponese, nel 2007, è arrivata a produrre ben 1,3 milioni di auto per il mercato mondiale, di cui 1 milione è stato realizzato negli impianto di Hiroshima. La crescita negli anni successivi è stata ancora più impattante a livello planetario. Nel 2011, Mazda è diventato il diciottesimo produttore di automobili al mondo per dimensioni, sebbene non abbia una struttura assimilabile ai principali competitor giapponesi. Ma cosa ha reso forte sul piano commerciale il marchio di Fuchū?
I più esperti conosceranno il motore Wankel. La P360 Carol, equipaggiata di un piccolissimo quattro cilindri di soli 358 cm3 con albero a camme in testa aveva dei costi di realizzazione molto elevati. I tecnici della Mazda, negli anni ’70, progettarono il motore rotativo. Grazie al Wankel la casa giapponese divenne competitiva anche nel Motorsport, conquistando la 24 Ore di Le Mans nel 1991 con la 787B con motore quadrirotore.
La primissima vettura con questo motore tecnologico è stata la Cosmo Sports 110S del 1967. La vettura che fece impazzire gli americano fu la RX-7. Ne furono realizzate più di 800mila esemplari. Il motore era proposto in due diverse versioni: aspirata o turbocompressa. Quest’ultima variante arrivava sino a quota 300 cavallino con “solo” un 1.3 cm3. La RX-8 era il massimo della tecnologia per l’epoca, ma l’erede della RX-7 non ebbe il medesimo successo.
Una vettura che ha fatto faville in Italia è la Mazda MX-5. In tutte le sue versioni la piccola coupé-cabriolet ha fatto sognare milioni di appassionati. Ispirata alle spider inglesi, quali MG e Triumph, rappresentò una scelta economica top per coloro che sognavano di avere il vento tra i capelli. Nel corso delle varie generazioni arrivarono numeri da capogiro, diventando una delle sportive più vendute al mondo.
Altre Mazda che hanno ottenuto straordinari risultati di vendite sono state le berline 626 e 929 e le utilitarie 121 e 323. Le vetture erano originali e molto affidabili, grazie ai motori rotativi spettacolari. Questa tecnologia ha definito moltissime vetture della Mazda, compreso i pick-up. Il motto del brand è diventato Defy Convention (“sfida le convenzioni”), andando in una direzione diversa rispetto ad altri competitor.
Il nome Mazda si origina, per assonanza col cognome Matsuda del fondatore, da Mazdā, divinità creatrice del mazdaismo. E i suoi motori? La Mazda ha due fabbriche principali in Giappone (a Hiroshima e a Hofu) e altri stabilimenti e centri di ricerca negli Usa, in Cina e in Russia. Con la sigla PSA DV si intende una vasta famiglia di motori diesel, realizzata a partire dal 2001, da una joint venture tra il gruppo francese PSA (oggi Stellantis, dopo la fusione con FCA) e la Ford.
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