L’otto volte iridato è riuscito a fare peggio di Valentino Rossi con 12 anni di anticipo. Al di là degli infortuni, l’annata di Marc Marquez è tra le peggiori di sempre.
Per Marc Marquez il 2023 avrebbe dovuto essere l’anno del cambiamento. Alla vigilia del campionato lo spagnolo aveva promesso ai suoi fan di lottare per le posizioni nobili della classifica con il sogno sempre vivo di conquistare la nona corona iridata. Risultato che lo eleverebbe sullo stesso piano di trionfi mondiali di Valentino Rossi. 
Il centauro di Cervera, nonostante le pessime prestazioni della RC213V, ha le sue responsabilità in merito ad un andamento stagionale da incubo. Dopo aver strappato un ottimo terzo posto nella prima storica Sprint Race in Portogallo, nella tappa domenicale il fenomeno della Honda ha preso in pieno Miguel Olivera del team Aprilia RNF.
Dopo un sorpasso subito da Jorge Martin il trentenne ha cercato di rispondere al ducatista con una manovra di sorpasso azzardata che lo ha portato ad infortunarsi al primo metacarpo della mano destra e a rischiare di far male pesantemente al suo collega portoghese.
A Portimao l’otto volte iridato fu ricoperto di fischi per poi subire un long lap penalty che non ha mai scontato in pista a causa dell’operazione alla mano e alle successive tappe saltate. Dopo tre weekend passati ai box il sogno mondiale era già svanito, anche perché la Ducati Desmosedici ha messo in mostra un ulteriore upgrade rispetto alla passata stagione.
La Honda, invece, è sprofondata, ulteriormente, nelle ultime posizioni, giocandosi con la Yamaha il non nobile piazzamento di fanalino di coda della classifica costruttori. Ad onor del vero nemmeno Joan Mir è riuscito a trovare il feeling giusto nel 2023, ma quantomeno Alex Rins, in forza al team satellite LCR, quando ho avuto l’occasione di poter svettare nella tappa in Texas ha sfruttato l’occasione per interrompere un digiuno che per la Honda andava avanti dal 2021.
Marquez e il paragone negativo con Valentino Rossi
Gli ultimi trionfi del centauro di Cervera sono arrivati nel pieno della lotta tra Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia ad oltre un anno di distanza dall’infortunio alla spalla destra occorso a Jerez de la Frontera nel 2020.
Tra operazioni e riabilitazioni, condite da nuovi infortuni e il riacutizzarsi della visione doppia, il fenomeno catalano non è più riuscito a guidare in MotoGP con lo stile funambolico che lo aveva sempre caratterizzato. 
In questa annata il trentenne ha riportato ulteriori ritiri a causa di una frattura alla costola e una contusione alla caviglia per poi cadere, nuovamente, al suolo nell’ultima tappa di Silverstone a causa di un contatto con la Ducati di Enea Bastianini.
Nel 2023 non ha ancora colto punti la domenica, potendo vantare soli 15 punti totali in virtù dei piazzamenti nelle Sprint Race. Senza di esse MM93 sarebbe praticamente a zero punti.
Nell’ultima stagione corsa da Valentino Rossi in MotoGP, in sella un’altrettanta pessima Yamaha M1, il bottino nei primi 9 GP era di 21 punti, ma senza SR. Un risultato non in linea con le qualità del centauro di Tavullia ma giustificato dal passaggio nel team satellite Petronas e dall’anzianità, dato che VR46 si è ritirato a 42 anni.
