Carburanti, arriva la dura critica al Governo: i nuovi provvedimenti fanno discutere

In Italia è caos per il rincaro sui carburanti, che in questo momento stanno toccando spese folli. Il presidente di Fegica non ci sta.

L’estate 2023 sarà ricordata come una delle più attanagliate dai rincari sui carburanti, che ormai da un anno e mezzo a questa parte non fanno dormire sonni tranquilli al popolo. Infatti, sin dallo scoppio della guerra tra Russia ed Ucraina i prezzi dei combustibili hanno cominciato a crescere, e nella primavera del 2022 sono stati superati i due euro al litro.

Critiche al Governo sul caro carburante
Giorgia Meloni (ANSA/AdobeStock) – Tuttomotoriweb.it

Tutto ciò si aggiunge ad una vasta serie di rincari, e l’estate diventa il momento più critico viste le tante famiglie che si mettono in viaggio con le proprie vetture. Agosto è infatti periodo di partenze, e coloro che si spostano in auto, aldilà dei prezzi, sono costretti a fare il pieno di benzina o di gasolio.

Questo ha portato ad un inasprimento dei prezzi, che ora, per ciò che riguarda la benzina, sono tornati a sfiorare i due euro al litro. La situazione relativa ai carburanti è del tutto fuori controllo, e per il momento, non sembrano esserci speranze di un altro abbassamento, almeno nell’immediato.

Due volti molto noti hanno rilasciato un’intervista interessante, in cui si chiede un intervento al Governo, che in questa fase, a loro parere, non sta offrendo l’aiuto in cui si poteva sperare. Per risolvere la crisi dei rincari c’è bisogno di interventi mirati, ma che devono arrivare in fretta.

Carburanti, Roberto Di Vincenzo si esprime sulla vicenda

I rincari sui carburanti erano l’ultima cosa utile in questo periodo, dove i prezzi sono già alle stelle per tutto ciò che concerne la vita quotidiana. In un’intervista esclusiva rilasciata a “Notizie.com, il presidente nazionale di Fegica, Roberto Di Vincenzo, si è espresso sulla vicenda.

Roberto Di Vincenzo parla chiaro
Roberto Di Vincenzo presidente di Fegica (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Le sue parole sono molto preoccupanti: “Il prezzo del gasolio, in media, è aumentato di 0,041 euro al litro sulla rete ordinaria e 0,036 euro su quella autostradale. Per ciò che riguarda la benzina, l’aumento è di 0,017 euro al litro su entrambe le viabilità. Il cartello del prezzo medio rischia di non essere più la panacea di tutti i mali“.

In seguito, De Vincenzo ha chiesto al Governo di intervenire in maniera seria, mandando anche una frecciata al Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: “Il Governo deve assumersi le proprie responsabilità, senza accusare i benzinai e gli automobilisti, che vengono invitati a denunciare i benzinai alla Guardia di Finanza“. Parole molto dure quelle di Di Vincenzo, che fotografano una situazione che è del tutto fuori controllo.

Sempre ai microfoni di “Notizie.com” è intervenuto anche Alessandro Zavalloni, segretario nazionale di Fegica. Secondo lui, uno dei metodi più efficienti per abbassare i prezzi dei carburanti è razionalizzare e regolamentare il settore dei combustibili in Italia: “Dobbiamo rendere più efficiente la nostra rete ammodernandola“. Una cosa di questo tipo permetterebbe di abbassare i costi, facilitando anche i controlli delle forze dell’ordine. Così si potrebbero sconfiggere gli atti di evasione di Iva e delle Accise.

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