Ferrari, la notizia è clamorosa: è pronta a cambiare la sua sede?

La Ferrari produce le proprie monoposto, così come le supercar, in quel di Maranello, ma ora c’è una provocazione che mischia le carte.

Siamo in un periodo di vacanza per il mondiale di F1, e le squadre stanno già pensando al futuro. La Ferrari è una di queste, e dopo la pausa estiva, si attendono diverse novità sulla SF-23, con delle nuove pance che dovrebbero fare il loro debutto a Monza. L’obiettivo è crescere in chiave 2024.

Ferrari e la provocazione
Ferrari con Leclerc in azione a Spa (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

La sensazione è che la Rossa attuale possa diventare una sorta di laboratorio per l’auto del prossimo anno, che secondo le indiscrezioni, dovrebbe essere disegnata ripartendo da un foglio bianco. Nulla sarà in comune con il modello attuale, ed è anche giusto così visto che il progetto si è rivelato fallimentare.

La Ferrari deve tornare protagonista, ed a questo punto, non ci sono più scuse accettabili. Il regolamento introdotto lo scorso anno doveva essere certezza di riscatto, ma dopo le prime soddisfazioni ad inizio 2022, la Red Bull e Max Verstappen hanno preso il largo. Nel frattempo, è arrivata una pesante provocazione.

Ferrari, Eddie Jordan ci va giù pesante

La Ferrari ha la sua sede a Maranello, paesino in provincia di Modena dove vengono prodotte sia le supercar stradali che le monoposto di F1, queste ultime all’interno del Reparto Corse. Nelle ultime ore, c’è stata una dichiarazione molto forte da parte di Eddie Jordan, ex proprietario dell’omonima squadra, uscita dal Circus a fine 2005.

Eddie Jordan parla della Ferrari
Eddie Jordan ex proprietario del suo team (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Intervenuto al podcast “Formula For Success“, Jordan ha affermato: “Se fossi io a capo della Ferrari proverei a ripetere quanto fatto ai tempi di Michael Schumacher. Lui portò a Maranello figure come Ross Brawn e Pat Symonds. Al Cavallino ci sono senza dubbio degli ottimi ingegneri, che sanno progettare grandi auto ed ottimi motori. Tuttavia, sono i dettagli più fini a rendere vincente una macchina da corsa“.

In seguito, l’ex team principal ha fatto un paragone con il passato, affermando che le Rosse dovrebbero tornare ad essere prodotte in Inghilterra: “Credo sia una squadra brillante, ma a Maranello sono diversi. A cavallo degli anni Novanta, la Rossa tornò grande con John Barnard, ma a quel tempo, la vettura veniva costruita al 90% in Inghilterra, e devono pensare di tornare a quel metodo lì“.

John Barnard progettò delle auto competitive, la prima delle quali fu la 640 F1. Essa gareggiò nel 1989, con Nigel Mansell che vinse la gara di apertura in Brasile ed in Ungheria, mentre Gerhard Berger, dopo una serie clamorosa di ritiri, trinonfò al Gran Premio del Portogallo. Il tecnico britannico fece ancora meglio nel 1990, con la 641 F1, affidata al Leone inglese ed al campione del mondo in carica Alain Prost.

Il francese, dopo l’ultimo titolo vinto con la McLaren-Honda nel 1989, proseguì la sfida con Ayrton Senna, vincendo in Brasile, in Messico, in Francia, in Gran Bretagna ed in Spagna. Mansell si impose solamente in Portogallo, ed il mondiale, dopo il discusso contatto di Suzuka, andò al brasiliano, che si vendicò dell’anno precedente.

Gestione cookie