MotoGP, Ducati sotto attacco: arriva la stangata anche dall’Aprilia

La Ducati è ancora al centro delle polemiche per poter schiarare 8 Desmosedici in pista, di cui quattro GP23. Stavolta ha preso una posizione netta un uomo chiave dell’Aprilia.

Marc Marquez aveva definito l’attuale classe regina una Ducati Cup, ovvero una competizione monomarca in cui avrebbero svettato, abitualmente, i bolidi della casa emiliana. In MotoGP la Ducati è l’unica casa costruttrice a poter fare affidamento su 8 moto, mentre gli altri costruttori arrivano al massimo a quattro. E’ normale che una squadra satellite voglia dotarsi della miglior offerta tecnica possibile e paghi di conseguenza per delle potenti Desmosedici.

Ducati nell'occhio del ciclone
Ducati (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Lo storico team satellite Pramac è dotato di due meravigliose Desmosedici GP23. Jorge Martin e Johann Zarco hanno l’opportunità di gareggiare con gli stessi elementi tecnici e aggiornamenti dei bolidi di Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini. I centauri Gresini e del team Mooney VR46 hanno in dote, invece, delle Desmosedici dello scorso anno.

Date le prestazioni della moto italiana campione del mondo per Honda, Yamaha, KTM e Aprilia sono rimaste solo le briciole. In 9 tappe la Rossa ha conquistato 7 successi, lasciando festeggiare solo Alex Rins della Honda LCR in Texas ed Aleix Espargaró dell’Aprilia nell’ultima tappa corsa a Silverstone. Ecco un riassunto della corsa per chi se la fosse persa. L’esperto spagnolo ha portato a casa il secondo successo in top class per la casa di Noale, superando all’ultimo giro il campione del mondo in carica.

Aprilia, che bordata alla Ducati

La classe regina è diventata un affare europeo dopo anni di dominio di Honda e Yamaha. La Suzuki ha scelto di ritirarsi al termine del 2022, lasciando strada anche alla crescita di KTM e Aprilia. Nonostante i passi in avanti il gap dalla casa di Borgo Panigale è ancora evidente. Nella maggior parte delle piste del calendario le Desmosedici sono inavvicinabili in termini di velocità di punta e agilità nei tratti misti.

Aprilia, che bordata alla Ducati
Aprilia (LaPresse) tuttomotoriweb.it

La casa italiana celebra il campionato costruttori da oramai tre anni ed è la favorita assoluta anche per la conquista del quarto riconoscimento iridato di fila. L’Aprilia, nel 2023, ha perso le concessioni che avevano permesso il balzo in avanti prestazionale della scorsa annata. Ha compiuto, ugualmente, dei passi in avanti ma la prima parte di stagione è stata al di sotto delle aspettative.

Espargaró e Vinales hanno raccolto meno di quanto avrebbero potuto, mentre Oliveira si è infortunato nel primo GP stagionale a causa di un’entrata sconsiderata di Marc Marquez. Una assenza che è pesata per l’impiego a mezzo servizio.

Sul quotidiano La Repubblica l’amministratore delegato di Aprilia Racing, Massimo Rivola, ha annunciato che 8 Ducati in pista sono troppe. “È un vantaggio enorme perché acquisiscono più informazioni rispetto agli avversari e trovano più velocemente le soluzioni. In MotoGP ci vorrebbe un Budget Cap come in Formula 1. A parità di risorse sfido chiunque a battere la nostra Aprilia“, ha tuonato Rivola.

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