Max Verstappen corre contro sé stesso in questo 2023, ed ora c’è un obiettivo chiaro che può ottenere a Monza. Nessuno lo ha mai raggiunto.
Il dominio di Max Verstappen sta attanagliando da tempo la F1, e c’è la netta sensazione che andrà avanti ancora per molti anni. Il campione del mondo, grazie anche alla sua strepitosa Red Bull, ha in pugno questo terzo mondiale consecutivo, e sino al 2025 sarà molto difficile pensare di sfidarlo.
Le regole resteranno infatti le stesse per il prossimo biennio, sino alla rivoluzione sulle power unit che avverrà nel 2026. Il gap tecnico a favore del team di Milton Keynes è enorme, ed il talento del figlio di Jos fa il resto. Con queste premesse, impedirgli di vincere sarà un’impresa titanica.
Verstappen, che un vantaggio in classifica di 125 punti sul primo inseguitore, ovvero Sergio Perez, corre praticamente contro i record e la storia, ed è Monza, a casa della Ferrari, che potrebbe piazzare l’ennesimo capolavoro. Ecco a quale primato punta il giovane campione, che può davvero entrare nell’Olimpo di questo sport.
Il prossimo 3 di settembre si correrà a casa nostra, dal momento che a Monza è in programma il Gran Premio d’Italia. Da queste parti, lo scorso anno si impose Max Verstappen, che ebbe la meglio su Charles Leclerc, partito in pole position, dopo una strepitosa rimonta condotta dalla settima piazza sulla griglia di partenza.
Il campione del mondo, secondo al sabato, sostituì il cambio e si mise a caccia della Ferrari di testa, ed in quel momento, la Red Bull stava iniziando a fare seriamente la differenza sui rivali, sino ad arrivare all’incredibile vantaggio di cui dispone oggi. Tra poco meno di un mese, l’olandese potrà fare la storia.
Verstappen, in questa stagione, ha infatti già vinto a Monte-Carlo, a Silverstone ed a Spa-Francorchamps, ed ora potrebbe puntare a fare il grande slam vincendo anche a Monza. Si tratta dei quattro tracciati più storici in assoluto della storia del Circus, e nessuno ci ha mai vinto nella stessa stagione.
In passato, ci andò molto vicino Alberto Ascari, nel 1952, quando vinse il mondiale con la Ferrari. Il pilota lombardo, scomparso pochi anni dopo, trionfò in tutte le gare tranne che a Monte-Carlo, dal momento che in quella stagione la tappa del Principato non era valida per il campionato mondiale.
Jim Clark vinse le stesse gare di Ascari con la Lotus nel 1963, ma anche a lui sfuggì Monaco. Nel 1985, a bordo della McLaren TAG-Porsche, toccò ad Alain Prost sfiorare l’impresa, ma lui non riuscì ad imporsi in Belgio.
Ad Ayrton Senna, nel 1990, ancora su McLaren ma con i motori Honda, mancò il trionfò di Silverstone, mentre alla Williams-Renault di Damon Hill, nel 1994, fu fatale il flop di Monte-Carlo. L’ultimo ad andarci vicino, nel 2011, è stato Sebastian Vettel, proprio a bordo di una Red Bull, ma a Silverstone fu battuto dalla Ferrari di Fernando Alonso, all’unica vittoria dell’anno.
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