Il nove volte iridato di Tavullia ha guadagnato cifre record in MotoGP. Ecco quanto percepiva, mensilmente, Valentino Rossi ai tempi della Yamaha.
Valentino Rossi si è ritirato nel 2021 nel team Petronas della Yamaha. Per quanto ha dimostrato in una vita in sella alla M1 avrebbe, probabilmente, meritato di chiudere la sua carriera nel motociclismo in una squadra ufficiale. La casa di Iwata, invece, prese la decisione di promuovere Fabio Quartararo e di retrocedere il #46 nel team satellite.
La scelta dei vertici della squadra nipponica si è rivelata essere giusta, dato che nel 2021 il francese si è laureato campione del mondo. Per tutti gli altri centauri in sella alla Yamaha si è trattato, invece di un anno da incubo. Valentino Rossi non ha trovato il feeling migliore con i vertici del team Petronas e in pista i risultati sono stati ben al di sotto delle aspettative. Per la prima volta in carriera Valentino Rossi non ha calcato un gradino del podio. Fattore che lo ha portato a riflettere sul suo concreto apporto alla squadra.
Se avesse corso nelle stagioni precedenti con condizioni di pubblico normali avrebbe preso prima la decisione di appendere il casco al chiodo. Il COVID-19, invece, ha ritardato una decisione che era nell’aria già da diverso tempo. Chiudere la carriera senza il supporto della sua onda yellow sarebbe stato difficile da accettare persino per un pilota freddo e calcolatore.
Le soddisfazioni migliori Valentino Rossi se l’è tolte nei primi anni in top class. Dopo aver vinto l’ultimo storico mondiale della classe 500, il centauro si aggiudicò altri due titoli in sella alla Honda. In molti avrebbero preferito rimanere nel box della squadra più forte e titolata della MotoGP, ma il #46 decise di andare a fare la storia altrove, volendo vincere su due moto diverse.
Gli introiti faraonici di Valentino Rossi
Nel 2004 il Dottore colse la vittoria più dolce della sua carriera, battendo Max Biaggi in sella alla Yamaha M1. Tra il campione di Tavullia e la casa di Iwata iniziò una storia d’amore destinata a durare sino alla conquista del primo titolo mondiale di Jorge Lorenzo. A quel punto l’italiano preferì balzare in sella alla Ducati nel tentativo di conquistare il mondiale su tre bolidi differenti.
La Ducati di allora era molto diversa rispetto a quella attuale e dopo un biennio avaro di soddisfazioni il centauro di Tavullia scelse di ritornare in Yamaha, sfiorando il decimo riconoscimento iridato nel 2015. Per il Dottore fu l’ultima occasione utile per mettere le mani su un mondiale ma la sprecò e fu beffato nel finale dal compagno di squadra maiorchino.
Secondo le stime di Forbes Valentino Rossi, in tutta la sua carriera, avrebbe guadagnato in totale circa 140 milioni di dollari tra incassi derivanti dalla carriera agonistica, sponsor e dalle sue attività. Secondo i raffronti del sito specializzato Deshibiker.com, Valentino Rossi avrebbe ricevuto dalla Yamaha uno stipendio annuo pari a 10 milioni, quindi 833mila al mese. Cifre che un comune mortale stenta a vedere in una intera vita di lavoro.