L’otto volte iridato, Marc Marquez, in uno dei momenti più difficili della sua carriera, è tornato a parlare del rapporto conflittuale con Valentino Rossi.
Vi sono rivalità che sono destinate a durare per sempre. Se a distanza di anni dallo scontro malesiano tra il Dottore e il Cabroncito la stampa di mezzo mondo è ancora focalizzata su di loro è palese l’importanza che hanno ricoperto nella classe regina. Due caratteri diversi, due talenti autentici delle due ruote. Così differenti nello stile sebbene così simili negli obiettivi.
Seguendo le orme di Valentino Rossi, il #93 avrebbe voluto stracciare tutti i record della categoria. Forse non si sarebbe mai aspettato che un trentaseienne, nel 2015, riuscisse a mettergli le ruote davanti al traguardo in numerose occasioni. L’esperienza del centauro di Tavullia era stata sottovalutata dall’armata spagnola. Jorge Lorenzo avrebbe potuto porre anche il veto al ritorno di Rossi, dopo il biennio fallimentare in Ducati, ma per molti il #46 era già finito.
Solo i fedelissimi uomini al box del nove volte iridato credevano nelle potenzialità infinite del fenomeno di Tavullia. Il talento di Marc Marquez, oramai, era già esploso. Nel 2013 lo spagnolo della Honda aveva lanciato messaggi chiari al campione Lorenzo e al teammate Pedrosa. La MotoGP sarebbe stato un suo affare suo per molti anni a venire.
Dopo due mondiali di fila vinti in top class, Marquez rimase allibito dalle performance di Lorenzo e Rossi nel 2015. Ad onor del vero c’erano state, in precedenza, scaramucce con entrambi i rider della Yamaha. Il #93 voleva vincere a tutti i costi e ciò presupponeva, nel momento in cui fu tagliato dalla lotta al titolo nel 2015, il dover prendere una scelta.
MotoGP, la posizione di Marc Marquez
Il centauro fece di tutto per provocare Valentino Rossi nel finale di campionato. Nel 2015 l’atmosfera era tesissima e il fallo di reazione del Dottore, nacque da atteggiamenti che non si erano mai registrati prima in MotoGP. Il danno di immagine fu clamoroso per entrambi. Marc Marquez ha messo ulteriore carne a cuocere, spiegando che “sarebbe stato meglio fingere” di essere amici. Il problema è che avrebbe dovuto mettere una maschera e il campione della Honda odia fingere.
I passaggi del libro del pilota Honda “Being Marc Marquez: This Is How I Win My Race”, sono stati ripresi dal magazine Crash.net che ha messo in luce i famigerati scontri tra i due fenomeni della top class. Entrambi avrebbero potuto gestire in modo diverso la rivalità, ma nessuno era disposto a recedere di un passo e fingere un rispetto che era venuto a mancare.
Il riferimento è anche allo scontro al Cavatappi di Laguna Seca del 2013, molto simile a quella compiuta da Rossi su Stoner nel 2008. “Mentirei se dicessi che avevo pianificato quella manovra“, ha sancito Marquez nel suo libro. In seguito la rivalità toccò vette inimmaginabili. Rossi accusò pubblicamente Marquez di aver cercato di aiutare Jorge Lorenzo a vincere il mondiale 2015. “La battaglia tra me e Valentino è diventata così dura che abbiamo perso il rispetto reciproco“, ha sentenziato Marc Marquez, negando una cospirazione spagnola contro l’italiano.