La casa modenese non ha dimenticato una data che ha cambiato le sorti del Cavallino. Il 14 agosto del 1988 scomparve Enzo Ferrari.
Il Commendatore, il Drake, il Grande Vecchio, di appellativi Enzo Ferrari ne aveva diversi. Il percorso che lo ha portato a creare il mito è stato piuttosto lungo ed impervio. La sua vita è stata caratterizzata da eventi drammatici a partire dalla scomparsa, in giovane età, di suo padre e di suo fratello.
Il sogno di diventare uno straordinario pilota, la volontà di non volersi accontentare di un lavoro qualsiasi e la passione per la nascita di una casa costruttrice leggendaria hanno imperniato l’esistenza di uno degli imprenditori più importanti a livello mondiale. Enzo Ferrari è stato per la Motor Valley genio e rivoluzione, dato che proprio dai suoi trionfi nacque la rivalità per la nascita di un’altra grande casa costruttrice come Lamborghini.
All’apice del successo Enzo dovette anche superare la morte del suo primogenito Dino che lo ispirò alla creazione di un altro celebre marchio. Da una relazione extraconiugale con Lina Lardi nacque Piero, oggi vicepresidente del Cavallino, sebbene mai impegnato in un ruolo di primissimo piano come suo padre. Il team più vincente nella storia della categoria regina del Motorsport è stato costruito su basi solide, in un momento storico dove tutto ancora sembrava possibile.
A Modena si producevano, artigianalmente, poche vetture esclusivissime proprio per accrescere il desiderio da parte di privilegiati appassionati di possedere una leggendaria supercar. Straordinarie sportive, divenute icone, sono uscite dalla fabbrica di Maranello sotto la supervisione del Grande Vecchio. La migliore Ferrari sarebbe stata sempre la prossima, date le innovazioni che ancora oggi caratterizzano i progetti del Centro Stile Ferrari.
Ferrari, l’omaggio al creatore
Il fondatore del brand del Cavallino ma non ha potuto godere dei successi del quinquennio aureo targato Michael Schumacher. La Scuderia toccò il vertice con sei titoli costruttori di fila. Gli ultimi festeggiati con Enzo Ferrari in vita arrivarono nel 1983, quello costruttori, e nel 1979 quello piloti con Jody Scheckter. Dal 1950 ad oggi il Cavallino ha celebrato 16 campionati del mondo costruttori, l’ultimo nel 2008, e 15 campionati piloti di Formula 1, l’ultimo conquistato da Kimi Raikkonen nel 2007.
Enzo Ferrari left us on 14 August 1988, but his legacy certainly hasn’t.
People, technologies, buildings. Our Maranello factory’s expansion stands testament to his vision, enabling us to push boundaries and shape the future of automotive innovation. #Ferrari #RememberingEnzo pic.twitter.com/rJiLvZFFZM— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) August 14, 2023
Oggi la Ferrari si specchia in un passato glorioso, dovendo gestire l’ennesima crisi con il passaggio alle auto ad effetto suolo. Ci si attendeva un netto passo in avanti in vista di un ritorno al vertice ma Leclerc e Sainz non sono stati dotati di monoposto all’altezza del loro talento. In uno scenario sempre più complesso a causa del gap prestazionale dalla Red Bull Racing, la casa modenese non ha dimenticato il suo papà che il 14 agosto del 1988 si spense a Modena a 90 anni.
Il post social dedicato ad Enzo Ferrari ha fatto il giro del web, scatenando numerose interazioni come potete osservare dai commenti su Twitter. Nonostante i recenti fallimenti in Formula 1 la storia non può essere cancellata.