Lewis Hamilton e Max Verstappen continuano a provocarsi. Dopo la beffa ricevuta nell’ultimo atto nel 2021, al #44 non è andato giù l’attuale dominio targato Red Bull Racing.
L’odio sportivo, per ora, tra Lewis e Max viaggia a colpi di dichiarazioni piccanti, ma in pista si sono respirati pochissimo nelle ultime due annate. Complici due progetti fallimentari, l’alfiere della Mercedes si è trovato in una posizione di debolezza inaspettata nella nuova era della Formula 1. Dopo i proclami sulla elaborazione di una wing car che avrebbe dovuto far mangiare la polvere ai rivali, la Stella a tre punte ha siglato un solo successo.
Ironia della sorte l’unico trionfo della casa di Stoccarda è arrivato nel 2022 ad opera di George Russell. Lewis non ha più vinto una singola tappa dal tragico finale del campionato 2021. Tutti i top driver di Ferrari e Red Bull Racing si sono tolti la soddisfazione di celebrare un trionfo al volante di una monoposto ad effetto suolo. Se nella passata stagione la componente psicologica ha avuto un fattore, dati i postumi sui contrasti con l’olandese e il sospetto sull’operato dell’ex direttore di gara, Michael Masi, nel 2023, è stata proprio la carenza di performance della W14 ad aver frenato le ambizioni del nativo di Stevenage.
In Ungheria il #44 ha siglato una pole position spettacolare, ma allo spegnimento dei semafori è stato autore di un pessimo stacco di frizione. Azione che lo ha portato addirittura a scusarsi con la squadra per la perdita delle posizioni. Lewis oggi non può più essere il cannibale di un tempo. Senza una vettura all’altezza dei rivali austriaci risulterà impossibile una rivincita con Max Verstappen. Quest’ultimo è giunto al livello di massima maturazione, cogliendo al volo l’opportunità di vincere a raffica in questa nuova fase.
Non è, certamente, colpa di Verstappen se i suoi tecnici hanno elaborato una delle monoposto migliori di sempre. La RB19 sarà ricordata per i suoi record storici, avendo demolito il primato della McLaren ’88 che sembrava inscalfibile. Proprio come Lewis nella precedente gen, il figlio d’arte di Jos si sta riscoprendo un cannibale. Il #33, oggi numero 1 della F1, non è disposto a lasciare nemmeno le briciole al compagno.
Il tentativo di ricompattare il gruppo con le regole del Budget Cap non ha portato a dei risultati effettivi. La RB potrebbe vincere tutti i Gran Premi del 2023 ed essere la favorita assoluta per la conquista anche dei prossimi mondiali.
La categoria regina del Motorsport ha sempre funzionato a cicli, ma quanto sta avvenendo in questa annata non ha precedenti storici. Hamilton ha sottolineato, in una intervista a Channel 4, che avere un vantaggio di mezzo secondo sul primo inseguitore non è appagante, non è una battaglia e non rappresenta l’essenza delle corse.
Negli anni d’oro della Mercedes Lewis ha dominato in lungo e in largo, ma quantomeno c’erano state delle sfide interne e delle lotte, nel 2017 e nel 2018, con la Ferrari. “La FIA ha introdotto delle nuove regole, e il budget cap doveva livellare il campo, ma non lo ha fatto “, ha tuonato Hamilton, facendo riferimento al tetto di spesa imposto per equilibrare i valori di forza sulla griglia.
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