La casa di Stoccarda ha compiuto una azione che non è andata giù ai russi. In un momento di fortissima tensione la Mercedes è finita nella bufera mediatica.
Quando Putin ordinò l’invasione dell’Ucraina, forse, non si aspettava una presa di posizione così decisa dell’Unione Europea. Ora al Cremlino si stanno rendendo conto delle implicazioni della Guerra al popolo guidato da Zelensky. Quest’ultimo ha, recentemente, affermato che risponderà all’attacco terroristico, in cui 7 persone sono rimaste uccise e altre 148 ferite, avvenuto nella piazza centrale della città settentrionale di Chernihiv.
Tra offensive e controffensive, da quasi un anno e mezzo, il conflitto a fuoco continua e non è destinato a trovare una soluzione a stretto giro. Gli effetti delle sensazioni alla Russia hanno avuto una ricaduta in ogni angolo della Terra. Alle nostre latitudini, dopo la crisi dettata da anni difficilissimi per contenere la diffusione del Covid-19, una nuova fase nera, con una inflazione record, è cominciata.
I prezzi dell’energia, ad esempio, sono schizzati alle stelle, così come quelli dei carburanti. Il settore dell’Automotive è stato, pesantemente, colpito dalle barbarie avvenute sul territorio ucraino. I più esperti di politica internazionale, conosceranno Vladimir Solovyev. Quest’ultimo, in TV, è diventato uno dei volti più noti nel sostegno della propaganda di Putin. Il presentatore ha più volte puntato il dito contro l’Italia, definendolo un “un Paese fascista”.
Nell’ultima puntata del suo programma, l’uomo ha messo nel mirino la Mercedes per avere compiuto una azione oltraggiosa. Il giornalista, vicino a Putin, ha dichiarato che i vertici del brand teutonico, filo-nazisti, avrebbero deciso di disattivare gli accessi software ai concessionari russi. Una decisione che era già stata presa da altri produttori, come la BMW, per mandare un segnale inequivocabile a Putin.
Mercedes e la sanzione al mercato russo
BMW e Mercedes per supportare la causa dell’Ucraina contro la Russia non commercializzano più automobili nuove aggiornate. “La Mercedes-Benz – ha tuonato in TV Solovyev – ha annunciato alle concessionarie che toglierà a tutti i veicoli russi il software dell’assistenza. Ma cosa significa? Che loro hanno venduto un prodotto che ora diventa pericoloso. Dov’è la class action contro la Mercedes-Benz per chiedere che riacquistino tutte le macchine vendute in Russia?”
La tensione si è fatta elevatissima quando il presentatore TV ha definito in malo modo i vertici della casa di Stoccarda. “Perché non mandiamo in bancarotta questi bastardi nazisti che comandano l’azienda? […] Dove sono le enormi cause contro questi bastardi? Penso che avremmo necessità di una causa da diversi miliardi di dollari e di citare in giudizio questi bastardi“, ha annunciato Solovyev. Un attacco pesantissimo, determinato dalla mancata installazione degli aggiornamenti online sulle nuove vetture della Stella.
In Russia, seguendo le direttive di Putin, prevedono il boicottaggio dei brand stranieri. Per risolvere le avarie a bordo, i tecnici usano dei computer dotati di software collegati alla rete che scandagliano l’auto per la risoluzione dei problemi. Ora i meccanici sono costretti ad andare in punti di assistenza non ufficiali, sprecando più tempo e non avendo a disposizione il supporto ufficiale della Mercedes.