L’otto volte iridato, Marc Marquez, ha già dimostrato in carriera di poter rinascere dalle sue ceneri. Ha solo bisogno di una moto all’altezza del suo talento.
In passato molti appassionati della MotoGP avevano dato per finito Valentino Rossi, ma nel 2015, su una Yamaha M1 competitiva, tornò in lizza per un mondiale. Marc Marquez, come il Dottore, sta ricercando di trovare il feeling migliore in top class dopo un pesante infortunio. La frattura scomposta ed esposta di tibia e perone della gamba destra, al Mugello 2010, segnò la fine dei sogni di gloria del campione di Tavullia.
Marc Marquez, invece, si è fratturato l’omero destro nella sfida di Jerez de la Frontera del 2020 quando era al top della sua maturazione professionale. Era irrefrenabile in sella ad una Honda RC213V che era concepita sul suo stile funambolico. Dopo quattro operazioni alla spalla destra, il centauro di Cervera non è più tornato ad essere il fenomeno di prima.
Nessuno in epoca moderna ha vinto in classe regina oltre i 30 anni. Valentino Rossi è stato l’unico a sfiorare, in era MotoGP, il titolo a 36 anni. Oggi la MotoGP è piuttosto cambiata rispetto al 2015 con innovazioni che hanno reso anche molto più difficile il progresso tecnico dei mezzi. La Honda, senza il suo alfiere di punta, si è ritrovata in una difficoltà atroce.
Marc Marquez ha ricoperto un ruolo part-time per 3 anni, senza poter indirizzare gli sviluppi della moto. Nel tentativo di rendere più guidabile il mezzo anche per gli altri centauri della casa dell’ala dorata, in sostanza, la RC213V è diventata indomabile persino per il trentenne di Cervera. Per spingerla oltre i limiti Marc dovrebbe prendersi dei rischi clamorosi, potendo mettere la parola fine alla sua gloriosa carriera nel Motomondiale in caso di nuovo infortunio.
Il centauro spagnolo ha manifestato la volontà di proseguire con Honda sino a scadenza del contratto, solo per una mancanza di alternative. Balzerebbe, con soddisfazione, in sella ad una Ducati Desmosedici come suo fratello Alex se solo avesse l’opportunità di effettuare uno switch. Suo fratello minore, infatti, si sta trovando alla grande nel team satellite Gresini.
Con la chiusura della KTM, Marc potrebbe anche accettare di ripartire da una squadra clienti. Al momento la casa di Borgo Panigale è il punto di riferimento in MotoGP. Pecco Bagnaia sta dominando in lungo e in largo, lasciando solo le briciole agli avversari. Per Marc potrebbe, però, concretizzare un’occasione, secondo quanto affermato dall’ex direttore sportivo LCR Oscar Haro nel team Pramac.
In un’intervista rilasciata a Paddock TV Haro ha lasciato intendere che con il passaggio di Zarco alla Honda potrebbe profilarsi una possibilità in Pramac. Bastianini e Bagnaia sarebbero confermati nella squadra corse ufficiale, mentre Martin e Marquez avrebbero GP24 ufficiali.
Bisognerà valutare se la Ducati avrà, effettivamente, interesse ad accollarsi un corposo contratto per un pilota che potrebbe mettere i bastoni tra le ruote ai rider italiani ufficiali. Con un Bezzecchi in crescita, i vertici della Rossa potrebbero, nel 2024, decidere di puntare su di lui e garantirgli un materiale tecnico pari a quello di Enea e Pecco.
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