Fregatura elettrica, è già da buttare: attenzione, sta capitando a molti

Tra le tante incognite che riguardano l’auto elettrica c’è ne una, in particolare, che sta facendo preoccupare tanti possessori di EV.

Gli italiani non si stanno lasciando abbindolare dalle réclame sulle vetture alla spina. In Italia, per svariate ragioni, le full electric sono ancora un numero irrisorio rispetto al vecchio parco auto circolante termico. I problemi che limitano la diffusione delle EV sono tantissimi, a partire dalla mancanza di una rete infrastrutturale estesa.

Fregatura elettrica all'orizzonte
Guai auto elettrica (Ansa) tuttomotoriweb.it

Se, improvvisamente, tutti passassero alle auto elettriche non vi sarebbero sufficienti colonnine per gestire il fabbisogno. Per di più i costi dell’energia stanno aumentando tantissimo negli ultimi anni. A causa dell’invasione russa in Ucraina e la crisi dell’energia, oramai, le ricariche complete in Italia non sono così economiche come negli anni pre pandemia. Inoltre l’acquisto di una EV nuova, in questo scenario, è per pochissimi risparmiatori progressisti che, magari, hanno più di un’auto nel garage.

Preoccupa anche il mercato dell’usato delle elettriche. Dopo un esborso di svariate migliaia di euro nessuno può essere felice di vedere il proprio investimento decurtato. I problemi legati alle batterie sono anche, prettamente, tecnici. Difatti, molti clienti si sono lamentati della differenza tra i dati di autonomia rilasciati dalle case e l’effettiva disponibilità di km dopo una ricarica.

Auto elettrica, quanti affanni con le batterie agli ioni di litio

Vi sono tanti patemi legati al consumo effettivo della carica energetica sul lungo periodo. Vi sono brand come Tesla che garantisce 8 anni di garanzia ai pacchi batterie, ma dopo cosa accade? Prendiamo l’esempio di una Renault Zoe del 2020 acquistata sul mercato dell’usato.

Su Vaielettrico.it è stata esposta la perplessità dell’attuale proprietario della elettrica francese che, fidandosi della concessionaria, ha ricevuto un test della batteria dopo l’acquisto. In una concessionaria Renault in provincia di Treviso l’acquirente era stato, verbalmente, assicurato sulle buone condizioni della EV.

Auto elettrica, quanti affanni
Renault elettrica (Ansa) tuttomotoriweb.it

Dopo 20 giorni dalla data di acquisto della vettura, il test ha palesato un risultato dell’86% residuo sul pacco batteria. In sostanza dopo pochi anni l’auto aveva una gran bella limitazione. In caso di acquisto di EV usata occorre prestare molta attenzione sulle reali condizioni della batteria. C’è chi, ad esempio, ha caricato in modo errato l’auto, causando dei danni irreversibili.

Se l’utente avesse saputo prima i risultati del test non avrebbe acquistato il modello di Zoe usato. Occorre esigere che venga prodotto il risultato sulla capacità residua della batteria (SOH) prima dell’acquisto. Omettendo il reale status, la concessionaria ha venduto ad un prezzo maggiorato un prodotto che sarebbe dovuto costare meno. Per le auto termiche contano, invece, mese e anno di immatricolazione e numero di km percorsi.

La Renault assicura la sostituzione se la capacità scende al di sotto del 66% entro 8 anni o 160 mila km. Ma tutto ciò lancia un allarme concreto sulle attuali batterie agli ioni di litio. Il riciclaggio è tutt’altro che ad impatto zero e, con questi chiari di luna, in futuro i prezzi delle EV, sul mercato dell’usato, crolleranno sempre più.

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