Marc Marquez è ormai ridotto al ruolo di comprimario e non ha speranze di lottare in questo 2023, ma in Austria può sorridere.
Il Gran Premio d’Austria della MotoGP ha regalato a Pecco Bagnaia l’ennesima vittoria, nel solito dominio della Ducati e delle case europee. La prima moto giapponese è stata la Yamaha di Fabio Quartararo, che ha chiuso ottavo, con Franco Morbidelli 11esimo davanti alla Honda di Marc Marquez.
Il nativo di Cervera è stato il primo dei piloti della casa dell’Ala Dorata, mentre Joan Mir, sull’altra Honda ufficiale, è caduto per l’ennesima volta, finendo ko attorno alla metà della gara. Sulla Honda, in questi giorni, ha fatto il proprio esordio un nuovo pacchetto aerodinamico, molto visibile sull’anteriore.
Marquez ha detto che ha avvertito qualche passo in avanti, anche se si deve abituare ad avere molta più downforce nella parte frontale della moto. Nel frattempo, per Marc è arrivata una piccola gioia, visto che è riuscito a fare un qualcosa che non aveva mai ottenuto quest’anno. Ecco perché l’Austria può essere vista come una gara positiva.
Per la prima volta nel 2023, Marc Marquez ha portato a termine la gara della domenica, cosa che non gli era mai accaduto. Il nativo di Cervera, che ha saltato quasi la maggior parte degli appuntamenti, si era sempre ritirato, e non certo per problemi tecnici, quanto per errori di guida e cadute, anche se causate da una Honda terribile da guidare.
Marc aveva preso il via a Portimao, ma è caduto dopo pochi giri piombando addosso a Miguel Oliveira, in un impatto che gli ha causato anche un infortunio che lo ha tenuto lontano dalle piste per oltre un mese. Al suo rientro, a Le Mans, era stato molto veloce, in quella che è stata la miglior gara dell’anno. Il debutto del telaio Kalex sembrava aver cambiato tutto, portandolo a giocarsi il podio sino agli ultimi giri, prima del disastro.
Ad un paio di passaggi dal termine, mentre era in lotta per il secondo posto contro Jorge Martin, l’otto volte iridato è scivolato, mandando all’aria il podio che sarebbe stato un risultato da sogno con questa moto. Non è andata meglio al Mugello, dove si è ritirato dopo pochi giri per una scivolata alla Bucine, mentre era in bagarre con Luca Marini.
Un altro ritiro è maturato a Silverstone, dove Marquez è scivolato sul bagnato, quando era vicino ad Enea Bastianini, ma comunque nelle retrovie. La maledizione è finalmente finita in quel di Spielberg, anche se per uno come lui non può certo essere una grande gioia, ma almeno è un inizio.
Il nuovo pacchetto aerodinamico portato dalla Honda ha dato qualche buon segnale, ma serve ancora molto per pensare di lottare con i migliori. Barcellona e Misano saranno piste in cui l’aerodinamica avrà un maggiore impatto, ed è lì che valuteremo al meglio gli eventuali progressi della RC213V. Tra pochi giorni capiremo al meglio.
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