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Motociclismo

MXGP, il racconto è agghiacciante: ora parla Tim Gajser

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Davide Russo

E’ tra i centauri più talentuosi della sua generazione in MXGP, ma proprio come è accaduto alla Honda con Marquez, Tim Gajser si è ritrovato in clamorose difficoltà dopo un infortunio.

Per la Honda non è un momento fortunato. La casa di Tokyo nelle principali discipline motociclistiche si è ritrovata senza i suoi alfieri di punta. Tim si è laureato campione del mondo MX2 nella stagione 2015 per poi spiccare il volo in MXGP nel 2016, 2019, 2020 e 2022. E’ senza dubbio un fenomeno assoluto dello sterrato, avendo messo in mostra sin da piccolo un talento fuori dalla norma.

Motocross Tim Gajser (Ansa) tuttomotoriweb.it

Il classe 1996, nel 2007, si aggiudicò il campionato europeo 65 cc. Trionfo che replicò, nel 2009, in sella alla più potente 85 cc. Sembrava lanciato alla conquista di tanti altri riconoscimenti iridati nella massima serie ma purtroppo si è rotto il femore destro durante una corsa preparatoria a febbraio. Non ha potuto difendere il suo titolo di campione ed è stato costretto a rimanere ai box per tantissime settimane.

Il recupero è risultato più lungo del previsto. Tutte le certezze del nativo di Poetovio sono andate in fumo. Lo sloveno della Honda ha saltato buona parte del campionato, tornando solo a metà luglio a Loket e domenica scorsa ad Arnhem. Ha marcato due quinti posti, ma per chi era abituato alle zone altissime della classifica è ancora troppo poco.

MXGP, la confessione preoccupante di Tim Gajser

Con Marc Marquez vi sono tante similitudini, al di là del fatto che entrambi gareggiano, nelle rispettive categorie, per la casa dell’ala dorata. Gajser, in una intervista rilasciata a Speedweek.com, ha messo in mostra alcune debolezze. Nelle ultime uscite stagionali lo sguardo non è più quello di un pilota imperturbabile e consapevole della sua forza. Il periodo di inattività ha intaccato le sue certezze.

Tim Gajser (Ansa) tuttomotoriweb.it

Tim sta cercando, passo dopo passo, di ritrovare la forma fisica migliore. L’infortunio avrebbe anche potuto mettere la parola fine alla carriera del centauro. Il numero 243 è stato caparbio e ha superato la fase più dura. Tornare in sella dopo aver subito il trauma più pericoloso della sua carriera è stato un passo in avanti determinante.

Il centauro ha dichiarato che ora sta meglio fisicamente, ma mentalmente non è ancora al punto dove vorrebbe essere. Deve lavorare sul feeling in sella alla sua Honda. E’ clamoroso quanto possa cambiare tutto nel giro di poco nel Motorsport. Persino i più grandi piloti al mondo possono crollare in una crisi di risultati improvvisi dopo gli infortuni.

Devo ricostruire la fiducia. Devo dimostrare a me stesso cosa posso ancora fare. So che posso essere rapido, ma devo confermarlo con i risultati. Non ho più problemi alla gamba, solo a volte li sento ancora. Quando confronto entrambe le due gambe, non sono ancora allo stesso livello, ma passo dopo passo sta migliorando. È stato un infortunio complesso e sono rimasto lontano dalla moto e dalle corse per un periodo piuttosto lungo […] Il femore è l’osso più grande del nostro corpo e nel motocross le gambe sono come una seconda sospensione, devi lavorare molto con loro. Non è stato facile tornare e ricostruire i muscoli“, ha annunciato lo sloveno.

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Davide Russo
Tags: Primo Piano

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