L’autovelox che a Cadoneghe, un comune del Padovano con circa 15mila residenti, aveva fatto registrare multe record è stato ritrovato a pezzi dopo un attentato.
All’ennesima multa ricevuta qualche residente della zona avrà pensato: “quando è troppo, è troppo“. Oramai sul web, nei tutorial, si possono trovare anche articoli e video di come fabbricare delle bombe. Non ci avrà pensato due volte il responsabile che, senza lasciare tracce, ha deciso di far esplodere l’autovelox della discordia.
La storia era rimbalzata sui principal magazine perché, in un solo mese, il sistema di controllo della velocità aveva emesso ben 24mila multe. I residenti erano stremati dalle continue sanzioni. C’erano state tantissime proteste contro la scelta del comune che aveva inserito l’autovelox, secondo i critici, in una zona infelice con una segnalazione non appropriata. Ecco come funziona un autovelox.
Secondo le testimonianze dei cittadini l’Amministrazione, rendendo poco visibile il cartello, avrebbe teso una trappola a caro prezzo, con il rischio di decurtazione di tre punti dalla patente. Il dispositivo, posto lungo la strada regionale 307, è stato fatto a pezzi al calar della sera. Non una distruzione con una mazza, ma una vera esplosione che ha spaventato anche molti residenti.
Autovelox, nel mirino i colpevoli
Non si tratta di una bravata per uno scopo superiore, come molti hanno commentato sui social. L’attacco ad alto rischio è avvenuto con l’uso di polvere da sparo, ritrovata tra il tombino vicino al dispositivo e il palo, usata come innesco. Per di più la telecamera di sorveglianza è stata, pesantemente, danneggiata. Sul luogo dell’esplosione sono arrivati i carabinieri, gli artificieri, i vigili del fuoco e il sindaco Marco Schiesaro, sbalordito per l’azione dei malviventi.
L’attentato ha fatto il giro del mondo, non dando una grande immagine alla cittadina. In molti hanno celebrato l’accaduto, sui social media, come una liberazione, a tal punto da fare anche delle pagine su FB in nome dell’autovelox “caduto”. Il dispositivo aveva portato la velocità massima consentita da 70 a 50 km/h. In molti hanno subito multe, basandosi sulla vecchia segnaletica. Un anziano è stato multato 38 volte per un importo vicino ai 10mila euro.
“Abbiamo scelto di palesarci in carne ed ossa con un sit-in di protesta contro l’autovelox – scrisse una cittadina nel gruppo Facebook – come abbiamo fatto lunedì. Ma questa volta dobbiamo andare sotto alla finestre del Municipio e pretendere di essere ricevuti dal sindaco. Chiediamo l’annullamento di tutte le sanzioni notificate e quelle in elaborazione“. Le protese sono state veementi, sino al giorno dell’esplosione.