Nella gamma Alfa Romeo è venuto a mancare una autentica supercar in grado di mettersi in concorrenza con Ferrari e Lamborghini.
I puristi del marchio del Biscione sono rimasti orfani di una biposto estrema in grado di alzare le temperature, come avevano fatto in passato la 8C Competizione e la più piccola 4C. Vetture agili e briose in grado di far battere il cuore ad ogni ingresso curva. La casa di Arese ha scelto di appianare il rosso dei fatturati nei fatturati con le presentazioni di rocciosi SUV.
La Stelvio e la Tonale, pur riprendendo le classiche linee dei modelli storici dell’Alfa, sono auto a ruote alte che solo all’occorrenza possono appagare sul piano delle performance. Solo la Giulia Quadrifoglio, nel listino, tiene alta la bandiera della sportività autentica del marchio. Per rispolverare il DNA servirebbe una supercar. L’Alfa Romeo era in grado di mettere a tacere anche i top competitor come Ferrari e Lamborghini.
Intere generazioni sono cresciute al volante di sportive come il Duetto. Sono anni che l’Alfa ha preferito concentrarsi su altri segmenti. E’ molto difficile che gli attuali modelli avranno uno spazio nella storia futura. Saranno solo ricordati per essere stati i primi di una nuova stirpe, ma un’auto come la 33 Stradale divenne leggendaria per la sua esclusività massima.
L’Alfa potrebbe e dovrebbe comprendere l’enorme potenziale dei suoi gioielli del passato. La 33 Stradale è stata realizzata in soli 18 esemplari tra il 1967 e il 1969. Secondo molte riviste del settore è stata la migliore Alfa Romeo di tutti i tempi e una delle migliore supercar in assoluto. Il segreto stava nel motore che era posto in una posizione centrale e garantiva un’accelerazione bruciante.
Il V8 di 90° da 1995 cm³ con alesaggio di 78 mm e corsa di 52,2 mm, progettato dal Direttore della Progettazione Meccanica Alfa Romeo Giuseppe Busso e, in seguito, sviluppato dall’Autodelta di Carlo Chiti, era un concentrato di tecnologia estrema per l’epoca. A rendere speciale la vettura del Biscione era il peso contenuto. La 33 Stradale pesava appena 690 kg, arrivando ad una velocità massima di 260 km/h.
Per esemplificare il concetto si parlò di bellezza necessaria. Le linee curvose delle vetture classiche dell’epoca avevano un tocco di eleganza che, oggi, è difficile rinvenire. Cogliere il sentiment di uno dei modelli più importanti della storia della casa di Arese non sarà facile. Potrebbe essere raccolta l’eredità, partendo dalla base della Maserati MC20 Cielo con linee ancor più estreme. Ecco cosa è emerso dai primi rumor.
Nel video di RonsRides potete farvi una idea di come potrebbe essere la nuova supercar del Biscione. L’auto sembra uscita, direttamente, da Le Mans. Con l’arrivo di Audi, la Sauber non sarà più partner dell’Alfa Romeo in Formula 1. C’è quindi bisogno di un rilancio in grande stile.
Jean-Philippe Imparato, ai microfoni di Autocar, ha parlato di sogno che diventerà realtà, ma per pochissimi clienti privilegiati. Sarà, totalmente, sold out già nel giorno di lancio. Dovrebbe essere equipaggiata da un motore derivato dal V6 biturbo da 2,9 litri che equipaggia la Giulia Quadrifoglio. I 33 esemplari della nuova 33 Stradale saranno svelati il 30 agosto alle ore 17 presso il Museo Storico di Arese.
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