Lo spagnolo della Ferrari ha lasciato l’abitacolo, nelle PL1, a Robert Shwartzman. Nella seconda sessione Sainz ha chiuso con il sedicesimo tempo.
La Formula 1 ha riacceso i motori dopo il break estivo. Il copione è sempre lo stesso con Max Verstappen e una Red Bull Racing in grande forma. L’olandese ha siglato, sul tracciato di casa, il migliore tempo nella prima sessione, con un tempo di 1:11.852. Il bicampione ha, serenamente, guardato tutti dall’alto in basso.
Correre in Olanda per tutti i competitor è come sfidare Golia fuori casa. Sembra improbabile che il numero 1 non preceda i ferraristi e gli altri top driver nella domenica che lo porterà ad eguagliare il record di Sebastian Vettel a quota 9 trionfi di fila. Le Ferrari non sono parse interessate, nella prima sessione, a siglare un giro secco da applausi, focalizzandosi più sul passo gara.
Charles Leclerc non ha avuto sensazioni troppo positive, ottenendo solo il sedicesimo tempo. Il crono del monegasco è stato oltre un secondo e mezzo più lento di quello di Verstappen. Non ha cercato il time attack nemmeno il giovane Robert Shwartzman, in sostituzione di Carlos Sainz, sulle mescole medie. Il russo ha chiuso, sostanzialmente, la classifica dei tempi della prima sessione, dati i problemi riscontrati da Lance Stroll. Il suo teammate, sulla AMR23, ha strappato il secondo tempo davanti a Lewis Hamilton e Sergio Perez.
La pista di Zandvoort è tra le più iconiche dell’intero calendario. Dopo un lungo lavoro di ristrutturazione è tornata protagonista due anni fa. Le curve paraboliche rappresentano un punto spettacolare del tracciato, mentre la curva Tarzan ha una leggera sopraelevazione, alla fine del rettifilo dello start, dove sarà possibile cercare e trovare dei sorpassi con l’ala posteriore mobile spalancata.
Lo spagnolo spera di poter strappare un buon risultato, nonostante gli evidenti limiti della SF23 rispetto ai principali competitor. In Belgio il #55 è stato costretto al ritiro, dopo il quarto posto nella SR. Il figlio d’arte del Matador è stato scavalcato in classifica dal compagno di squadra. Il madrileno è settimo a quota 92 punti, a -7 da George Russell e Charles Leclerc.
Sin qui è stata una annata molto deludente per lo spagnolo. Carlos ha ottenuto solo la medaglia di bronzo nella Sprint in Austria, senza mai salire sul podio la domenica. Le aspettative erano ben altre a febbraio, ma oramai si può solo cercare di salvare il salvabile su una SF23 lenta ed imprevedibile.
Sedicesimo, ad oltre 7 decimi dal crono di 1:11.330 con cui Lando Norris ha ottenuto la leadership nelle PL2, Sainz ha dichiarato: “Purtroppo non sembriamo ancora molto competitivi, dobbiamo trovare carico aerodinamico, tempo sul giro ed equilibrio, perché è stata una giornata dura per la squadra“. Le parole di Sainz, riportato da Car and Driver, sulla SF23 devono far riflettere i tecnici, Vasseur in primis.
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