La Ferrari deve subire un’altra batosta che di certo non farà piacere ai numerosi tifosi della Rossa. Scoppia un nuovo caso in F1
Oltre al presente davvero complicato per la scuderia di Maranello adesso c’è anche da puntare l’attenzione su una storia del recente passato che rischia di cambiare completamente le carte in tavola nel Circus.
La Ferrari non sta di certo attraversando un momento roseo della sua storia in Formula 1. Leclerc e Sainz arrancano in top-10, alla ricerca di qualche podio ma distanti anni luce dalla Red Bull di Verstappen. La crescita di Mercedes, Aston Martin e McLaren sta mettendo a serio rischio il secondo posto nel campionato costruttori conquistato nel 2022 ed è già tempo di pensare al futuro.
In realtà uno sguardo è rivolto anche al passato, ad un campionato del mondo svanito per colpa di una clamorosa irregolarità regolamentare e tornato d’attualità proprio in queste settimane. Stiamo parlando del Crashgate del 2008 a Singapore, quando Alonso vince il Gran Premio grazie all’incidente di Nelson Piquet Jr “pilotato” dal box Renault.
Una vicenda poco chiara fin dal principio che portò qualche tempo fa Bernie Ecclestone, patron della F1 all’epoca, ad ammettere di aver sbagliato. Il manager inglese, intervistato dalla testata tedesca F1-insider a marzo, dichiarò: “Sapevamo della questione già all’epoca e avevamo informazioni sufficienti per annullare l’esito del GP di Singapore”.
Poi aggiunge: “Hamilton non avrebbe vinto il Mondiale, che sarebbe finito a Massa. Purtroppo però abbiamo deciso di non fare nulla per proteggere la F1 da uno scandalo”.
Chiaramente queste parole hanno portato Felipe Massa e i suoi legali non solo a richiedere il titolo del 2008 ma anche una cospicua somma di denaro per i danni causati dalla decisione (decine di milioni di euro). Il bello è che in queste ore Ecclestone, contattato dalla Reuters, ha smentito tutto.
“Non ricordo nulla di tutto questo onestamente. Di certo non mi ricordo di aver rilasciato quella intervista”. Insomma un bel passo indietro che di certo non migliora le cose. Vedremo come reagiranno i legali del pilota brasiliano ex Ferrari. Di certo la vicenda non si chiude qui, visto che da San Paolo fanno sapere di un Massa piuttosto convinto ad andare avanti fino alla fine per ottenere giustizia.
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