Il campione del mondo 2021, Fabio Quartararo, sta attraversando un periodo piuttosto complesso. Ecco cosa è accaduto alla Yamaha secondo il francese.
Per un anno e mezzo pieno El Diablo ha fatto faville sulla Yamaha M1, conquistando un mondiale meritatissimo e sfiorandone un secondo che avrebbe avuto un sapore miracoloso. Nel 2022, nella seconda parte di campionato, non ha potuto nulla contro lo strapotere tecnico della Ducati Desmosedici. La moto italiana, nelle mani di Pecco Bagnaia, è risultata troppo più forte.
Il centauro piemontese ha inanellato una serie di risultati positivi che hanno eroso il vantaggio di 91 punti del francese. Fabio ha iniziato a commettere qualche errore di troppo, come il crash ad Assen con Aleix Espargaró, ma anche senza sbavature ed incidenti, non avrebbe potuto battagliare contro il progetto tecnico della casa di Borgo Panigale. Una situazione che ricorda molto il duello tra Fernando Alonso, ai tempi della Ferrari, versus la Red Bull di Vettel, progettata da Newey.
Ad oggi la Rossa in MotoGP, grazie alle innovazioni del geniale ing. Dall’Igna, sta alle meravigliose monoposto create dal britannico in F1. Gli avversari non possono nulla. Non a caso, nel 2023, gli unici avversari di Bagnaia sono diventati altri due ducatisti. I progressi tecnici della Desmosedici sono andati a pari con il regresso delle moto giapponesi. La Suzuki ha scelto di dire addio alla top class a fine 2022, nonostante gli acuti di Rins, mentre la Honda e la Yamaha si sono ritrovati in una crisi senza precedenti.
Marc Marquez, dopo 10 anni con la casa di Tokyo, farebbe carte false per guidare una KTM o una Ducati in futuro. Il divorzio potrebbe consumarsi al termine della prossima annata. Fabio Quartararo, invece, si è ritrovato senza un team satellite e con una squadra che non ha mantenuto le promesse fatte. All’atto del prolungamento contrattuale il francese aveva chiesto a gran voce dei miglioramenti, riguardati la potenza del motore e soluzioni telaistiche all’avanguardia, ma la M1 nel 2023 si è rivelata una moto lenta sul dritto e poco agile in curva.
Yamaha, Quartararo e il parallelismo con il passato
Il nativo di Nizza testerà il prototipo che dovrebbe fare il debutto nella prossima stagione. Il test collettivo a Misano, il lunedì successivo al Gran Premio di San Marino, darà delle risposte importanti. “Ritengo che Ducati, KTM ed Aprilia corrano molti più rischi rispetto ai costruttori giapponesi. Le differenze tra le moto di KTM, Ducati e Aprilia di 5 anni fa rispetto a quelle attuali sono brutali. La nostra moto è la stessa“, ha tuonato Quartararo a Motorsport.com.
Il rider di origini italiane valuterà se rimanere in Yamaha a seconda dei progressi che vedremo nei prossimi mesi. Poi è arrivata la rivelazione sul 2015 che farà riflettere i fan. “Qualche giorno fa ho visto la mia moto Campione del Mondo 2021 vicino a quella di Lorenzo del 2015. Sono praticamente uguali, non cambia quasi nulla. È molto raro dopo sei anni“, ha ammesso con sincerità El Diablo.
Il numero 20 sta sottolineando quello che si era già notato ai tempi di Valentino Rossi. La M1 è rimasta indietro e ora sarà ancora più dura recuperare il gap dalla Rossa.