Ci sono degli accessori che sembrano davvero incredibili, ma nessuno avrebbe mai immaginato nulla di simile per l’Alfa Romeo.
Tra le più grandi aziende della storia d’Italia vi è sicuramente l’Alfa Romeo che nel corso degli anni ha dato modo di poter dare vita a grandi modelli. Uno di questi è senza ombra di dubbio la mitica 164, un’auto che è rimasta per sempre nel cuore degli appassionati.
L’auto in questione venne lanciata sul mercato per la prima sul mercato nel 1987, anno in cui si presentò con il difficile compito di rimpiazzare l’Alfa Romeo 90. Era una berlina da 456 cm di lunghezza, una larghezza di 176 cm e un’altezza di 140 cm.
Tra le principali caratteristiche che hanno reso particolarmente amata questa vettura vi è sicuramente il proprio motore. Si tratta di una trazione anteriore ed è un 4 cilindri da 2000 di cilindrata, con erogazione massima di 148 cavalli.
Molto bene anche per quanto riguarda le prestazioni, essendo una vettura di fine anni ’80, con la velocità di punta che toccava i 210 km/h. L’accelerazione invece le dava modo di passare da 0 a 100 km/h in 9,2 secondi.
L’auto rimase sul mercato per ben 10 anni, fino a quando non venne accantonata nel 1997. La vettura dunque ha avuto modo di far parlare di sé davvero per tantissimo tempo, ma ora c’è un “accessorio” che di sicuro nessuno avrebbe mai immaginato di poter vedere.
Alfa Romeo diventa altalena: nessuno ci può credere
A quanto pare non tutte le automobili finiscono rottamate, ma qualcuna ha modo di “cambiare del tutto vita“. Lo si è scoperto di recente con la nascita in un parco giochi, di una particolare Alfa Romeo 164 che è diventata il seggiolino dell’altalena.
I bambini forse non avranno capito su quale grande cimelio storico si stavano trovando in quel momento, ma di sicuro i più grandi l’avranno notata subito. L’Alfa Romeo 164 dunque è diventata a tutti gli effetti un “Alfalena”. Un modo molto simpatico per poter definire la rinascita del musetto anteriore di quest’auto.
Un modo davvero molto simpatico per riutilizzare un’automobile storica e chissà che questa idea non possa essere portata avanti nei prossimi anni anche da altri Comuni per poter riciclare le automobili.