L’ultimo campione del mondo della Ferrari, Kimi Raikkonen, ha spiegato che in passato, durante gli impegni nel circus, non ha mai rinunciato ad una attività rischiosissima.
Ice-man è stato uno dei piloti moderni più all’antica con modi di fare che riportavano alla mente i cavalieri del rischio del passato. Un fenomeno delle quattro ruote, ma che sapeva godersi la vita, nonostante i tanti impegni nel circus. In Ferrari ha vissuto il momento più alto della sua carriera con il trionfo nel 2007, tra i due litiganti della McLaren Mercedes.
Kimi, in un certo qual modo, è stato l’erede di Michael Schumacher. Il passaggio di consegne funzionò alla grande con ancora una squadra ben guidata dai tecnici che avevano fatto la storia nel quinquennio aureo del Kaiser. Da allora il digiuno di vittorie sta logorando i tifosi della Rossa. L’ultimo campione in grado di sfiorare un riconoscimento iridato è stato Fernando Alonso, nel 2012. Sono trascorsi troppi anni dalle ultime emozionanti annate del Cavallino e, inevitabilmente, i ricordi più dolci sono legati al driver finlandese.
L’ultimo titolo costruttori per la casa modenese è arrivato con due piloti oramai ritirati. Felipe Massa, dopo l’esperienza in Formula E e nella Stock Car in Brasile, ha appeso il casco al chiodo e sta lottando, negli uffici legali, per vedersi riconosciuto il titolo del 2008. Il nativo di Espoo compirà 44 anni il prossimo 17 ottobre e, dopo un triennio avaro di soddisfazioni in Alfa, ha deciso di mollare il circus prima della rivoluzione delle wing car. Non si è perso nulla perché i valori di forza non sono stati livellati.
Kimi si è dedicato alla sua famiglia. I pargoli di Ice-man si divertono, come il padre, tra l’asfalto delle piste di karting e lo sterrato. Kimi ha trattato con assoluta indifferenza l’uscita di scena dal circus. Un mondo che gli è andato sempre più stretto, tra pressioni mediatiche e chiacchiere con i giornalisti che non ha mai amato. Nonostante le critiche ricevute per gli ultimi anni in Ferrari, Ice-man è sempre andato per la sua strada, senza perdersi in inutili filosofie motoristiche.
In un’intervista rilasciata al sito del team Kawasaki Racing Kimi ha ammesso di aver presto parte a diversi eventi nel Motocross: “A volte ho partecipato a piccole gare di club, ma era solo per divertimento […] Non correvo ad alto livello e lo consideravo parte del mio programma di fitness. Non so cosa ne pensassero i miei team, perché non ne ho mai parlato con loro“. In queste dichiarazioni c’è tutto lo stile inconfondibile di Ice-man.
Nessuno in Sauber, McLaren, Ferrari, Lotus e Alfa avrà mai sospettato nulla. La sua passione è nata con le minimoto Italjet. Con le prime sgasate sullo sterrato Kimi ha iniziato ad affrontare le prime sfide per tenersi in forma. “Non ho corso molto su due ruote, ma in seguito ho fatto qualche gara di club su una KX250“, ha ammesso l’ultimo campione della Rossa. Ora l’ex driver ha un interesse diretto nel Motocross, essendo il team principal della Kawasaki Racing nel Mondiale motocross, che può vantare sulla coppia di piloti Febvre-Watson.
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