Pecco Bagnaia ci ha ricordato quanto possa essere pericolosa la MotoGP, ma l’ha scampata per miracolo. Il dottore fa chiarezza.
Il Gran Premio di Catalogna della MotoGP ha visto Pecco Bagnaia rischiare la vita, a seguito di un devastante incidente che è avvenuto al primo giro di gara. Il campione del mondo ha subito un violento highside, che lo ha sbattuto per terra con violenza, proprio nel momento in cui sopraggiungevano gli altri.
Il rider torinese era in testa al gruppo, cosa che lo ha esposto al rischio di investimento da parte di chi lo seguiva. Jorge Martin lo ha evitato per un nulla, mentre Brad Binder lo ha preso in pieno sulle gambe. La KTM da 157 kg di peso del rider sudafricano avrebbe potuto distruggere le gambe del campione, che incredibilmente è quasi illeso.
Bagnaia ha subito solo un politrauma, ma non c’è alcuna traccia di frattura. Tuttavia, la situazione andrà ora monitorata con attenzione, dal momento che la botta è stata comunque molto forte, e lo ha costretto a lasciare l’ospedale di Barcellona in stampelle, a pochi giorni dal ritorno in pista.
MotoGP, il dottor Costanzo parla di Pecco Bagnaia
La MotoGP è uno sport pericoloso, ed il GP di Catalogna ce lo ha ricordato, a patto che ce ne fosse ancora bisogno. Pecco Bagnaia poteva uscire devastato dalla collisione della KTM di Brad Binder, ed è stato molto fortunato a potersi dire in ottima salute visto ciò che è accaduto.
Pecco ha detto di aver avuto un highside molto strano, dopo aver avvertito poco grip per tutto il giro di formazione. Il disastro si è verificato dopo poche centinaia di metri dalla partenza, ed ora in molti si stanno chiedendo se riuscirà a prendere parte al prossimo round della MotoGP.
La top class tornerà infatti in azione questa domenica a Misano, per il GP di San Marino, che lo scorso anno vide Bagnaia trionfare su Enea Bastianini. In un’intervista concessa a “Formulapassion.it“, il dottor Giuseppe Costanzo, primario di ortopedia all’ospedale Umberto I di Roma ha raccontato la situazione, provando ad immaginare anche i tempi di recupero.
Ecco le sue parole: “L’incidente sarebbe stato molto più grave se Pecco fosse stato in un’altra posizione. Almeno una delle ossa della gamba si sarebbe rotta, questo sarebbe accaduto se fosse stato sdraiato di lato. Ora occorrerà vedere legamenti e muscoli, i quali hanno assorbito il colpo, saranno questi i punti critici da monitorare“.
Costanzo ha poi aggiunto: “Se c’è un punto della gamba in cui sarà più debole? Non come osso, ma le contusioni e le distorsioni vanno studiate e curate. I tempi di recupero? Credo che nel giro di due settimane, massimo quattro, dovrebbe tornare tutto al proprio posto se non ci sono lesioni muscolo-tendinee e legamentose rilevanti. Va anche monitorata la compressione dei vasi sanguigni, delle vene e delle strutture nervose. Presto per dire se tornerà come nuovo, ma credo che i suoi tifosi possano stare tranquilli“.