La casa americana è stata rivoluzionaria nella creazione della prima catena di montaggio. La scelta del logo blu della Ford non fu casuale.
A Michigan, nella località di Dearborn, nel 1903 nacque il primo produttore americano di automobili. Il brand oggi è lanciatissimo nella transizione elettrica, tra presentazioni di nuovi modelli alla spina e accordi con la Tesla, ma prima di tutti i proclami sull’elettrico, la Ford era il marchio, per eccellenza, dei petrolhead americani.
Con il futuro sviluppo di un listino full electric sono previsti tagli al personale. Tante auto storiche che hanno reso famoso il brand in tutto il mondo lasceranno strada alle EV. La casa automobilistica americana investirà per lo più in questa tecnologia, come annunciato anche nel giorno della presentazione della RB18. Dal 2026, infatti, il team anglo-austriaco potrà fare affidamento su lavoro dei tecnici Ford per la produzione delle future Power Unit con una sensibile crescita della parte elettrica.
La potenza del logo Ford
Nello scorso secolo la casa americana invase mezzo mondo, inaugurando filiali in Regno Unito, Germania, Asia, Sudamerica e Africa. Nel corso della sua storia ha acquisito prestigiosi brand come Land Rover, Jaguar, Aston Martin, Volvo e circa il 33% delle quote di Mazda. Dopo la forte crisi economica negli anni 2000, a Michigan hanno preferito vendere i marchi storici del gruppo, secondo il piano industriale The Way Forward.
Ford e Lincoln hanno resistito insieme allo scossone del 2008, senza richiedere aiuti al governo statunitense. A partire dal 2009, la società tornò in attivo, presentando un utile netto di 2,7 miliardi di dollari. Il leggendario logo dell’Ovale Blu sta a significare forza, perfezione e grazia.
La scritta in bianco, invece, simboleggia i valori di eleganza e purezza della casa americana. Con l’ultimo aggiornamento grafico si è persa la iconica tridimensionalità del logo. Quest’ultimo risulta bidimensionale ed è caratterizzato da linee molto semplici ed essenziali.