Tre lettere che nascondono tutto il fascino inimitabile di una azienda che ha fatto la storia delle due ruote. Ecco per cosa sta KTM.
L’azienda austriaca più nota al mondo per la fabbricazione di motocicli ha iniziato a porre le basi del suo incredibile successo nel 1934 nella cittadina di Mattighofen, comune di 6.144 anime in alta Austria. Nei primi tempi era nata come un’officina per auto moto e, solo in seguito, dopo la realizzazione delle biciclette si lanciò nel primo progetto di moto della sua storia, ovvero la R100, un mezzo leggero da 98 cm3.
Il boom del mercato motoristico diede un impulso importante per la nascita di un reparto dedicato alle corse motociclistiche e già nel 1956 arrivò il primo trionfo alla Sei Giorni. Sulla base dell’esperienza maturata nella classe 125 furono prodotti due modelli per le competizioni, oltre ad uno scooter. L’azienda puntò sul segmento specifico dei fuoristrada con delle moto da cross di alto livello.
Le moto divennero pronte ad affrontare qualsiasi pendenza e salto. Nel 1964 nacque la prima squadra ufficiale e furono lanciati i primi modelli negli Stati Uniti, facendo diventare la KTM una vera e propria multinazionale. La casa austriaca cominciò in modo massiccio a produrre decine di modelli enduro. Il motocross, negli anni ’70, fu spinto dal successo di numerosi centauri. In Italia il team Farioli colse al volo l’occasione per puntare ad eccellere nel Motorsport con i motori 4 tempi di Mattighofen.
Negli anni ‘80 arrivò un’inaspettata crisi finanziaria a causa anche dei problemi tecnici sui mezzi da corsa. Alla fine degli anni ’80, con la nascita della società per azioni, si cercò di porre rimedio alla crisi fino all’acquisizione di una nuova proprietà, la GIT Trust Holding. Quest’ultima scelse di puntare più sulle biciclette che sulle moto. La scelta fu nefasta e finirono in una liquidazione forza nel dicembre dello stesso anno.
L’essenza della KTM
L’azienda fu divisa in tre distinte società: KTM Sport Motorcycle GmbH; KTM Fahrrad GmbH legata alla produzione di biciclette e la KTM Kuhler GmbH legate ai radiatori. Arrivarono professionisti del settore e nonostante i problemi la KTM ha sempre continuato a volare nelle gare di tutto il mondo. La crescita esponenziale è avvenuta anche in collaborazione con la Red Bull.
I due brand sono rimasti fedeli anche in epoca moderna con i traguardi ottenuti nel motociclismo. Intanto dopo i trionfi ottenuti sullo sterrato le innovazioni hanno investito anche le moto stradali. e leggere vetture quattro ruote come l’x-bow. Le vittorie ebbero delle ricadute importanti in termini di vendite con innovazioni top, come l’avviamento elettrico delle moto.
La KTM è passata poi nelle mani degli indiani di Bajaj Auto con una partecipazione del 48%, mentre il restante era controllato dalla Pierer Group. Nel 2021 è avvenuta una rivoluzione totale con il passaggio alla holding austriaca Pierer Mobility AG che già possiede GasGas e Husqvarna. I risultati, in termini di vendite, ottenuti nel 2023 sono stati straordinari, così come lo è il significato del logo che sta per Kronreif und Trunkenpolz Mattighofen, facendo riferimento all’ingegnere fondatore Hans Trunkenpolz e alla cittadina austriaca.