Per le auto elettriche non è un gran momento, almeno in Italia. I numeri dell’ultimo periodo hanno messo in chiaro un concetto semplice quanto efficace.
Che le EV non stuzzicassero la fantasia degli appassionati delle potenti auto termiche si era capito già dal lancio dei primi modelli. Nemmeno i più progressisti potrebbero scegliere una silenziosissima Lamborghini o Ferrari nel confronto con un iconico motore V12. Le ragioni non sono riconducibili, banalmente, al sound ma al piacere di guida.
Quando si esce fuori dal concetto di utilitaria, crossover o, comunque, auto di piccole e medie dimensioni, coloro che acquistano altri segmenti cercano un handling che, ad oggi, le EV non garantiscono. Per quanto l’accelerazione di una elettrica sia bruciante, va detto che c’è di più dietro ad uno 0 a 100 km/h. La strada non è una corsa drag start e, almeno alle nostre latitudini, il piacere di guida rappresenta una religione.
Per di più le vetture di prima erano fatte per durare anche decenni. Scordatevi che la stessa cosa possa accadere senza sostituzioni delle batterie. Quindi anche le vetture più lussuose e costose saranno costretto dopo tot anni di utilizzo alla sostituzione dell’intero pacco batteria. Un fattore che rischia di avere un impatto devastante per le casse degli automobilisti di domani o di coloro che hanno già scelto una EV, con evidenti ricadute sul mercato dell’usato.
Auto elettriche, la notizia che lascia interdetti
La transizione dell’auto elettrica stenta a decollare anche per altri motivi che riguardano la virilità degli automobilisti. Gli ostacoli per un pieno convincimento all’utilizzo di una EV sono piuttosto importanti, soprattutto sul piano concettuale. Di sicuro la mancanza di infrastrutture e spazi adeguati ha un forte incidenza, ma c’è un’altra questione che sta facendo discutere gli analisti.
Le EV avrebbero un impatto sulla mascolinità. Un recente studio condotto dal Dr. Michael Parent dell’Università del Texas ad Austin (UT) ha esaminato la contingenza della mascolinità nella scelta degli stili di vita dei consumatori. Sono stati presi ad esame 400 maschi americani ed è emersa una certa ostilità nei confronti delle EV. Farsi vedere a bordo di una silenziosa vettura a zero emissione avrebbe un impatto sulla virilità dei consumatori.
E’ superfluo dire che un cambio di paradigma richiederà un lungo periodo di metabolizzazione. Intere generazioni sono cresciute con l’odore della benzina e il concetto di potenti auto termiche. Le EV, secondo il dottor Parent, impatterebbero sulla mascolinità degli uomini perché non solo soso silenziose ma sono viste anche come meno potenti.
“Le corrette decisioni di acquisto dei consumatori vengono prese, in una certa misura, tenendo presente di come tali acquisti riflettono le identità personali – ha annunciato il dottor Parent, come riportato su Autoevoluzione – Tra gli uomini, il sostegno alla contingenza della mascolinità era legato a una minore preferenza per i veicoli elettrici”. D’ora in avanti le case costruttrici dovranno tenere in considerazione anche questo aspetto, provando a rendere le EV quantomai accattivanti sul piano estetico per compensare questo deficit.