In casa Ferrari c’è un curioso ottimismo alla vigilia del GP di Singapore, dal momento che la pista non è favorevole. Ecco il motivo.
Il mondiale di F1 targato 2023 si sta spostando a Singapore, dove la Ferrari è sempre andata forte storicamente. Lo scorso anno, Charles Leclerc ottenne la pole position, ma poi fu tutt’altro che perfetto in gara, venendo passato al via dalla Red Bull di Sergio Perez che poi vinse gestendo al meglio una corsa sul bagnato.
Il monegasco ha fatto segnare la pole position in due occasioni su due visite qui al volante della Rossa, visto che anche nel 2019 fu imprendibile al via. Tuttavia, anche a causa di una strategia non perfetta, venne battuto da Sebastian Vettel in quella che fu una splendida doppietta del Cavallino.
La pista non è troppo favorevole alle caratteristiche tecniche della Rossa, visto che qui contata tanto il carico aerodinamico, in cui la SF-23 difetta. Tuttavia, una variabile positiva è il fatto che riguarda il nuovo layout, con un tratto formato da 4 curve a 90° che è stato trasformato in un rettilineo.
Inoltre, la Ferrari ha dalla sua una buona trazione, ed a Singapore ce n’è bisogno. In queste ultime ore, è emersa una novità sulla power unit di Maranello di cui si è parlato poco, ma che potrebbe portare importanti miglioramenti anche sul fronte della gestione della gomma.
Ferrari, ecco come limiteranno il consumo delle gomme
La Ferrari aveva scommesso tutto sul Gran Premio d’Italia, portando in pista la quarta power unit, l’ultima prima di andare in penalità. L’obiettivo era quello di puntare al podio sfruttando tutti i cavalli disponibili, ma comunque non c’è stato nulla da fare per battere la Red Bull.
Tuttavia, la SF-23 è stata nettamente superiore rispetto agli altri, con un gran margine accumulato su Mercedes, Aston Martin e McLaren. Una grande novità di cui si è parlato poco, come riportato da “Motorsport.com“, riguarda una gestione dell’ibrido differente.
Pare infatti che gli elettronici abbiano sviluppato nuove strategie molto sofisticate per avere una miglior parcellizzazione dell’energia. Questo, ovviamente, porterà ad una miglior gestione della parte elettrico nel corso di un giro, con un vantaggio che è apparso netto nei confronti anche della stessa RB19 sugli allunghi a Monza.
La vettura del team di Milton Keynes era superiore in uscita dalla Parabolica, ma poi la SF-23 faceva la differenza dalla linea del traguardo in poi. Inoltre, si è trovata anche una nuova strategia dell’ibrido per gestire meglio le gomme, vero e proprio problema della Ferrari sin dallo scorso anno. Ciò non dipende soltanto dalle carenze sul fronte del carico aerodinamico, ma anche da un rilascio troppo rapido dell’energia fuori dalle curve.
La pista di Singapore, dove si correrà domenica, potrebbe già dare molte risposte, visto che lì conta molto la trazione e l’agilità di una vettura. Per ciò che riguarda l’usura gomma non è troppo esagerata, mentre già dal Gran Premio del Giappone della prossima settimana si potrebbero avere molte più risposte in tal senso.