Oggi il mercato è del tutto dominato dai SUV, ed ora cercheremo di capire perché si chiamano così. Ecco i loro segreti.
Il settore automotive sta vivendo una fase delicata, con il 2023 che sta sancendo una lieve ripresa rispetto allo scorso anno, ma i dati sulle vendite non sono ancora eccezionali, tranne che per la categoria dei SUV. Essi, infatti, sono al top ormai da anni sul fronte delle immatricolazioni, e tutte le case, o poche escluse, ne hanno uno all’interno della gamma.
Pensate che anche costruttori come Ferrari, Maserati o Lamborghini, che hanno sempre prodotto supercar a due posti tranne rare eccezioni, ora hanno deciso di costruire dei SUV, che stanno ottenendo anche dei risultati eccellenti sul fronte delle vendite. Il Purosangue del Cavallino, infatti, è addirittura sold-out sino al 2026, ma è stato già annunciato che la produzione riprenderà così come gli ordini verranno ripresi presto.
Questi veicoli stanno dominando la scena in modo netto, e soprattutto dalla Cina ne stanno arrivando tanti ad emissioni zero ed a poco prezzo, che vogliono fare la concorrenza ai modelli europei. Nel frattempo, andiamo a scoprire l’origine del nome di queste vetture, che è davvero curiosa.
SUV, ecco il motivo del loro nome
SUV è l’acronimo di Sport Utility Vehicle, che tradotto significa Veicolo di Utilità Sportiva. Esso identifica vetture che hanno l’assetto rialzato, e che quasi sempre hanno a loro disposizione la trazione integrale. Essi vengono divisi in quattro tipi di veicoli, ovvero Urban, Compact, Large e Premium.
Il debutto di questa tipologia di veicoli risale a tanto tempo fa, precisamente nel secondo dopoguerra. Questo particolare modello di fuoristrada fece l’esordio nel 1946, ovvero il Jeep Wagon. Si trattava, a tutti gli effetti, di una sorta di Station Wagon rialzato nell’assetto, e diede il via a quella che sarebbe diventata, nel corso dei decenni, una vera e propria epopea.
Tuttavia, la storia dei SUV è cambiata nel corso del tempo, visto che sino a pochi anni fa non se ne vedevano così tanti per le strade. In passato, erano amati per la loro capacità di essere dei fuoristrada, mentre oggi la gente li vuole per i comfort che danno. Infatti, non ci sono altri modelli che permettono di avere tutto questo vantaggio in termini di spazio per tutti gli automobilisti.
Per i crossover ci sono anche notizie negative che riguardano invece l’ambiente, come per ciò che è accaduto a Torino, dove alcuni ambientalisti hanno bucato le ruote dei veicoli con assetto rialzato, con tanto di biglietto anonimo allegato. Infatti, i SUV vengono giudicati troppo inquinanti ed inutili rispetto ai centri cittadini, ed anche in quel di Parigi è partita una vera e propria guerra.
Il comune ha deciso di aumentare i prezzi dei parcheggi a partire dal gennaio del 2024, per cercare di portare i crossover ad evitare di entrare nel centro della città. Dunque, in contesti urbani stanno nascendo dei problemi per il futuro di questo tipo di vetture, ma è chiaro che il loro dominio potrebbe continuare.