I campioni di F1 hanno quasi tutti cominciato a correre su go-kart in tenera età. Ecco cosa dicono gli ultimi indirizzi in materia di karting.
Il sogno di molti genitori appassionati di Motorsport è quello di vedere i propri figli eccellere nelle classi propedeutiche alla F1. Si tratta, in realtà, di una scalata ai limiti dell’impossibile se non avete un budget notevole in banca. Oggi il talento può arrivare sino ad un certo punto. Poi contano i contatti e gli investimenti da capogiro.
Non a caso tantissimi ragazzi che arrivano ai piani alti sono figli d’arte, compreso il campione del mondo in carica Max Verstappen. Inoltre, oggi più di prima, è necessario muovere i primi passi nel kart prestissimo. Occorre una lunga gavetta prima di trovare una collocazione definita nel variegato mondo dell’automobilismo. Per eccellere occorre una forte disciplina e una voglia matta di eccellere. Per molti bambini, nella fase iniziale, può trattarsi di un simpatico passatempo.
Bisognerebbe improntare tutto sul divertimento, ma non credete a coloro che vi diranno che basta cimentarsi con dedizione nel karting per arrivare ai pieni alti. Occorre avere una forza di volontà fuori dal comuni e la possibilità di coprire tutti i costi crescenti. Occorre essere seguiti da un team professionista, allenarsi e preparare il mezzo con il miglior materiale. Nel caso di Lewis Hamilton, non proveniente da una fascia sociale ricca, suo padre curò da meccanico e manager la sua carriera, facendo più lavori per gestire i costi.
Solo dopo anni arrivarono i primi sponsor e l’appoggio di McLaren. Quindi se avete intenzione di lanciarvi in questo difficile ambito, sappiate che l’investimento sul piano personale ed economico è impressionante. Se si vuole essere competitivi occorre, categoria dopo categoria, investire svariati milioni di euro. Non a caso oggi il circus è pieno di figli di papà plurimilionari o miliardari, come nel caso di Stroll.
L’età per iniziare a gareggiare su go-kart
I bambini possono essere desiderosi di correre sui go-kart e in minimoto ancor prima iniziare a camminare, ma occorre avere 9 anni per cominciare a competere a livello agonistico. Come in tutte le discipline sportive vi sono anche coloro che sono spinti a cimentarsi molto prima. Non è raro incontrato genitori che lanciano i propri figli in pista a 3 anni per abituarli ad allenamenti e alla dura vita dell’asfalto.
Per una questione di sicurezza è sempre meglio evitare di instradare vostro figlio troppo presto sulle piste, anche perché si ritroverebbe ad imparare tra ragazzi molto più avanti con l’età e le conseguenze potrebbero essere molto pericolose in caso di incidenti. In ogni caso l’esempio per eccellenza della precocità è rappresentato da Max Verstappen.
L’olandese si è laureato campione del mondo nella categoria regina dei kart KZ1 nel 2013. Il figlio d’arte di Jos ha gareggiato solo un anno in Formula 3 per poi balzare, direttamente, sulla Toro Rosso in F1 nel 2015, ancora minorenne. Una rondine, però, non fa primavera. La gavetta, solitamente, è molto più lunga e dispendiosa. Dopo Max è stato stabilito che tutti i pilota nella massima categoria del Motorsport dovranno avere almeno 18 anni.