La Red Bull ha imposto una ferrea dittatura sulla F1 ad effetto suolo, ma la FIA vuole usare il pugno di ferro. Ecco la situazione.
La F1 sbarca a Singapore per il 15esimo atto di un mondiale cannibalizzato da Max Verstappen e dalla Red Bull. Il team di Milton Keynes potrebbe chiudere i conti per ciò che riguarda il mondiale costruttori, andando a conquistare il sesto della propria storia.
Ci risulta davvero incredibile pensare che questo team, entrato in F1 nel 2005, sia diventato così dominante in poco tempo, ed è molto probabile che il suo dominio resti tale anche per molti altri anni. La superiorità della RB19 è sufficiente per gestire questo vantaggio tecnico anche per il prossimo biennio, nel quale i regolamenti non cambieranno.
Una delle poche speranze dei rivali sta nella direttiva tecnica che verrà introdotta a Singapore, per il controllo di ali anteriori e posteriori. Si tratta dell’ennesimo cambiamento regolamentare a campionato in corso, con la Red Bull che potrebbe perdere qualcosa.
Il Gran Premio di Singapore che si terrà in questo fine settimana si preannuncia molto intenso, dal momento che in F1 debutterà la nuova direttiva tecnica, la TD018. In sostanza, verranno effettuati controlli più approfonditi per verificare il comportamento delle ali anteriori e posteriori delle monoposto, e la Red Bull e la Mercedes, secondo quanto riprotato da “Auto Motor und Sport“, potrebbero essere le più colpite dal giro di vite della FIA.
Il regolamento, all’articolo 3.2.2 dice che ogni minima parte deve essere collegata alla carrozzeria e deve avere una superficie solida e dura, tutto il contrario di ciò che può apparire flessibile. Molte volte si è detto che la Red Bull e la Mercedes avrebbero giocato sul discorso flessibilità, ma da Singapore verrà attuata una stretta importante da parte della Federazione Internazionale.
Nonostante i controlli extra, il team principal della Red Bull Christian Horner si è detto tranquillo, affermando: “Non è qualcosa che ci riguarda“. Anche Toto Wolff crede che la novità non cambierà i valori in questa F1 dominata dal team di Milton Keynes, e dopo Monza aveva detto: “Sarebbe positivo vedere una Red Bull più lenta di mezzo secondo o anche di più, ma non credo che accadrà“.
Secondo le voci che stanno circolando, la Ferrari dovrebbe essere la meno svantaggiata dai cambiamenti, e ciò fa riflettere sul fatto che a Maranello non si osi più sulle zone grigie del regolamento, ed i risultati lo confermano. Per il bene di questo sport, ci auguriamo che i valori in campo non cambino, altrimenti il danno d’immagine sarebbe clamoroso.
Vi immaginate cosa potrebbe succedere in caso di Red Bull non più dominate? Probabilmente, scoppierebbe un caos senza precedenti, ma quando ormai il campionato è già bello che deciso a favore della squadra anglo-austriaca. Il tempo delle chiacchiere è finito, ed ora sarà Singapore a darci delle risposte in merito.
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