Marc Marquez, otto volte campione del mondo, e KTM sono destinati a ritrovarsi nel 2025? Ecco come stanno, realmente, le cose.
L’attuale centauro della Honda è consapevole delle sue enormi qualità, ma per battere la Ducati avrebbe bisogno di una moto super competitiva. Ad oggi non sembra possa diventarlo la sua Honda. Nei test di Misano MM93 ha dichiarato che non vi sono stati enormi miglioramenti sul piano tecnico, ma comunque ha deciso di non prendersi un anno sabbatico o firmare per un team satellite.
Sarà ancora l’alfiere della casa di Tokyo nel 2024. Dopo lo sfogo, avvenuto per i mancati progressi della RC213V, il pilota ha annunciato di voler rispettare il suo contratto sino al termine del prossimo anno.
Ha spiegato che qualsiasi persona quando si ritrova in difficoltà pensa ad una via d’uscita con un piano A, B o C. Si è trattato di un momento di sbandamento, ma nutre profondo rispetto per il brand che lo ha reso grande.
Il pilota ha dimostrato tanto nei confronti della casa di Tokyo, salvo qualche scivolone negli ultimi mesi. Dopo il chiacchiericcio sulla Ducati del team Gresini, in futuro però Marc Marquez potrebbe anche decidere di sposare il progetto della casa austriaca, considerato il progresso tecnico in atto. La sensazione è che ad oggi in KTM manchi un punto di riferimento in pista che possa giocarsi un titolo mondiale.
Jack Miller non ha tenuto fede alle aspettative, dopo il lungo percorso di crescita in Ducati, mentre Brad Binder rimane un ottimo pilota, sebbene non sia esperto ai massimi livelli per il mondiale.
La KTM farà già fatica a trovare una sella per l’astro nascente del Motomondiale, Pedro Acosta. Almeno sulla carta lo spagnolo potrebbe rappresentare il futuro della KTM se dovesse avere un impatto devastante come ai tempi fece Marc Marquez in Honda.
KTM, un rimpianto chiamato Marquez
Lo sponsor Red Bull, in teoria, potrebbe favorire il Cabroncito verso un ritorno ai vertici con KTM, ma tutto questo non avverrà prima del 2025. Di sicuro Marc potrebbe essere ricordato come un grande rimpianto per la casa austriaca qualora non dovesse esserci un risvolto positivo nei prossimi anni.
Grazie all’ex manager Alzamora Marc esordì nella classe 125 del Motomondiale nel 2008, ingaggiato dal team Repsol KTM 125cc, sotto la guida di Alberto Puig. Nel 2009 rimase nel team ufficiale KTM, ma poi vinse con la Derbi il primo mondiale in 125, lasciando con l’amaro in bocca i vertici della KTM. Con Acosta non hanno fatto lo stesso errore, ma probabilmente risulterà ancora acerbo per sfidare alla pari il campione del mondo Pecco Bagnaia e tutti gli altri ducatisti.
Per più la KTM ha dichiarato che se vinceranno non dovrà essere per merito del grosso nome ma del progetto tecnico. In questo scenario Marc Marquez rischia di essere uno dei più grossi rimpianti della storia motociclistica della casa di Munderfing, mentre rimarrà, certamente, uno dei migliori centauri che la Honda ha avuto nel corso della sua lunga storia nel Motomondiale.