Il Gran Premio di Singapore ha visto Carlos Sainz sbancare su Ferrari, con Max Verstappen solo quinto. Il record di Schumacher è salvo.
Carlos Sainz ha riportato la Ferrari al successo dopo 434 giorni di digiuno, dominando il Gran Premio di Singapore che lo aveva visto partire dalla pole position. Lo spagnolo ha condotto la gara da primo all’ultimo giro, senza mai cedere la leadership a chi lo seguiva.
Tuttavia, la gara non è stata di certo tranquilla, soprattutto nel finale, quando le Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton hanno provato l’azzardo. Le frecce nere, sotto Virtual Safety Car, sono corse a montare le gomme Medie fresche, iniziando una furiosa rimonta negli ultimi giri.
Con la geniale concessione del DRS alla McLaren di Lando Norris, Sainz si è messo al riparo da qualsiasi assalto, con Russell che è anche andato a sbattere proprio all’ultimo passaggio. Il trionfo di Carlitos ha emozionato tutti, rendendo vincente una monoposto disgraziata come la Ferrari SF-23, che mai aveva convinto.
Dopo la gara, è emerso anche un aspetto molto romantico, che si collega al quinto posto della Red Bull di Max Verstappen. Si tratta del primo finale fuori dal podio per il campione del mondo in questo 2023, il che significa che un record molto speciale appartenente a Michael Schumacher non potrà essere attaccato.
Abbiamo a lungo parlato dei record che Max Verstappen può ottenere in questo 2023, ma uno dei tanti gli è ormai sfuggito in modo definitivo. Stiamo parlando della possibilità di salire per tutte le gare sul podio, come fece Michael Schumacher nel 2002, al volante di una delle Ferrari più forti della stagione.
In quel campionato, il Kaiser di Kerpen chiuse tutte le 17 gare sul podio, con un rendimento da leader incontrastato, chiudendo i conti iridati il 21 di luglio, con la vittoria nel Gran Premio di Francia di Magny-Cours, in piena estate. Come detto, all’epoca si correvano ben 5 gare in meno rispetto ad oggi, ed il mondiale terminava nel mese di ottobre, ma salire sempre sul podio non è certo cosa da tutti.
Verstappen è giunto quinto a Singapore, cosa che lo ha portato a scendere dal podio per la prima volta in stagione. Ciò significa che il successo di Carlos Sainz, seguito dalla McLaren di Lando Norris e dalla Mercedes di Lewis Hamilton, gli è risultato fatale nel suo inseguimento a questo record.
Ovviamente, ciò non cambia nulla ai fini di un campionato che è già scritto, ma è curioso pensare che proprio una gara vinta dalla Ferrari abbia fermato questa striscia che l’olandese aveva iniziato in Bahrain. Tornando al 2002, quella fu la stagione più dominata da Schumacher assieme al 2004, un vero e proprio rullo compressore che non dava tregua alla concorrenza.
Ricordiamo che la Scuderia modenese iniziò la stagione con la vecchia F2001, con la quale il tedesco vinse in Australia per poi chiudere terzo in Malesia. La F2002 debuttò in Brasile, vincendo tutte le gare tranne che quella di Monte-Carlo, dove si impose la McLaren-Mercedes di David Coulthard, che sfruttò una pista poco congeniale alla Rossa per mettersi davanti a tutti. Al volante dell’auto del 2022, Michael non andò mai oltre il secondo posto, ottenuto in quattro occasioni, per poi imporsi per ben 10 volte.
La superiorità del campione tedesco su quella monoposto fu qualcosa di inesorabile, ed ora che il record relativo ai podi è salvo, Schumacher può conservare un primato che gli appartiene da ormai 21 anni. Sarà difficile pensare di attaccarlo di nuovo con calendari sempre più lunghi, anche se Super Max è motivato a farlo.
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