L’ex pilota della Yamaha, Valentino Rossi, ha stabilito tanti primati in carriera. E’ stato aiutato da due personaggi molto influenti del mondo delle due ruote.
Il Dottore ha avuto una carriera strepitosa. Quando ha cominciato a correre sulle due ruote è stato definito virus dall’ex pilota Lucchinelli. Successivamente adottò il soprannome di The Doctor, dopo la prima annata in top class.
Il nativo di Urbino divenne Dottore poi a tutti gli effetti, dopo il conseguimento della laurea ad Urbino nel 2005 in comunicazione e pubblicità per le organizzazioni. Mai come in questo caso una laurea d’onore ha rappresentato, effettivamente, la carriera di un pilota incentrata sul merchandising dei suoi prodotti.
A distanza di quasi due anni dal ritiro Valentino Rossi continua a seguire i centauri della sua Academy, riuscendo anche ad ottenere risultati di spessore con il suo team Mooney VR46. Valentino Rossi ha avuto vari idoli ed uno, in particolare, non ha mai vinto un campionato del mondo in top class. Parliamo del giapponese Abe. Quest’ultimo, all’età di 18 anni, prese parte con una wild card al GP del Giappone nella classe 500 e fece impazzire gli esperti rivali prima di finire in ghiaia.
Valentino Rossi rimase stupito dall’approccio del collega giapponese e da quel giorno decise di ribattezzarsi Rossifumi. Per molti altri fan, per un periodo, è stato anche Valentinik: un supereroe che riusciva ad impressionare giovani e anziani. A differenza di un Superman, in alcuni ambiti, il suo personaggio di riferimento, ovvero un papero, era un disastro. Nel campionato Fanatec GT ha dimostrato di possedere delle capacità superiori a quelle attese. In pochi avrebbero scommesso sulla possibilità effettiva che riuscisse anche solo a concludere una gara sul podio. Nel 2023, a Misano, ha stupito tutti strappando una prima posizione in Gara-2 che ha fatto impazzire di gioia l’ondata gialla.
Il campione ha iniziato a Tavullia con minimoto, go-kart, Apecar ed è arrivato a togliersi molte soddisfazioni su ogni tipo di mezzo, pilotando persino una monoposto di Formula 1. Milioni di ragazzi sono cresciuti con il suo idolo, sovrapponendo sulla livrea delle moto stradali, il numero 46. Lo potremmo definire l’effetto Valentino Rossi. Un virus che, probabilmente, non smetterà mai di infettare.
Si fa spesso riferimento ai numeri del Dottore in pista, ma tanto nel suo percorso di crescita ha fatto la storia familiare legata alla passione del papà Graziano Rossi, ex pilota di moto, e alla presenza di una madre, Stefania Palma, che non ha mai posto limiti alla crescita di suo figlio.
Dietro al suo successo vi sono stati 3 personaggi importantissimi. Oltre a Graziano, è stato indispensabile Carlo Pernat, scopritore di tutti i più grandi talenti italiani dell’epoca moderna. Un uomo chiave della comunicazione del Dottore è stato Gibò Badioli. Per problemi con il fisco il rapporto è finito e il manager ha ancora grane da gestire. In seguito il Dottore si è gestito alla grande la sua brillante carriera.
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