Dopo le tappe di Monza e Singapore si è fatto un gran parlare della sfida interna tra Leclerc e Sainz nel box della Ferrari. Ecco cosa ne pensa un ex pilota di F1.
Da quando Carlos Sainz veste i panni della tuta rossa del Cavallino rampante sono sopraggiunte delle strane fazioni tra i tifosi che non si erano mai registrate prima. Per Enzo Ferrari quello che contava era sempre e solo il trionfo della Rossa, tuttavia con l’estrema simpatia della stampa nei confronti di Leclerc, Sainz è stato sempre visto come solo una seconda guida.
Durante l’inverno lo spagnolo ha dichiarato che avrebbe voluto essere protagonista nel 2023 dopo una stagione deludente al volante della F1-75. Sulle precedenti monoposto Sainz era sempre sembrato molto solido quasi incapace di commettere errori. Nella prima stagione a Maranello, dopo un ottimo biennio in McLaren, ha dimostrato una costanza strepitosa, riuscendo a portare sempre sotto la bandiera a scacchi la SF21.
Proprio grazie a questa estrema regolarità il pilota di Madrid è riuscito a precedere, per la sua prima annata a Maranello, il competitivo compagno di squadra. Con il passaggio alle auto ad effetto suolo Leclerc ha fatto una clamorosa differenza, strappando una seconda posizione in classifica mondiale e surclassando il #55. La vittoria di Silverstone, la prima in carriera di Sainz, era stata frutto di un clamoroso sbaglio del muretto box su Leclerc e in primis del gruppo di strateghi, capitanato da Rueda.
Il trionfo di Singapore, invece, ha rappresentato una strepitosa conferma della crescita del madrileno nel 2023. CL16 sembra costretto all’overdrive per estrarre ora il massimo potenziale della monoposto, mentre lo spagnolo si trova maggiormente a suo agio sulla erede della F1-75, specialmente dopo le evoluzioni apportate negli ultimi GP. Tra loro c’è anche una inevitabile competizione legata all’aspetto contrattuale che dovrebbe investire entrambi con il rinnovo al termine di questa stagione.
I due ferraristi sono separati in classifica ad appena 9 punti e, a dispetto della differenza intercorsa nel 2023, tra Russell ed Hamilton nonché tra i due alfieri della Red Bull Racing, i piloti della Rossa sono quanto mai vicini in termini di risultati. Leclerc ha fatto meglio nella prima parte di stagione, conquistando tre podi nei tre appuntamenti in cui vi sono state anche le Sprint Race. Sainz viene da due pole position consecutive e ha vinto il braccio di ferro con il #16 per il terzo posto di Monza.
Per importanza il trionfo di Singapore, invece, ha ricordato il secondo successo in carriera di Leclerc a Monza nel 2019. La Ferrari, infatti, non vinceva da oltre un anno in Formula 1 e lo spagnolo è stato perfetto, riuscendo a fermare la striscia di vittorie di Max Verstappen. Si è già parlato di una inversione di gerarchie ma l’ex pilota della Toyota Glock non è d’accordo.
In un’intervista a Sky Germania Timo ha dichiarato: “(Il trionfo di Sainz, ndr) non significa che abbia preso il posto di Charles Leclerc nelle gerarchie, perché in Ferrari non esiste un numero uno definito. Entrambi i piloti si confrontano ad armi pari. Dietro la Red Bull è ora chiaro che sia la Ferrari ad avere il miglior stato di forma“.
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