Luca Marini è al terzo anno in MotoGP ed ha parlato della grandezza di Valentino Rossi, di cui è il fratellastro. Ecco cosa ha detto.
La MotoGP odierna è orfana di Valentino Rossi, una vera e propria icona mondiale, il cui ritiro ha causato una notevole perdita di interesse verso la top class. Il 2022 è stato un anno molto negativo, mentre la stagione attuale ha visto diversi tifosi tornare a riempire le tribune, ma ci vorrà tempo per far passare l’effetto del “Dottore”.
In pista, dal 2021, c’è anche Luca Marini, ovvero il fratellastro del pilota di Tavullia. Il rider del Mooney VR46 Racing Team ha debuttato nell’ultimo anno in pista di Valentino Rossi, quasi come se fosse un passaggio del testimone in famiglia. Per il momento, Marini non ha mai convinto, perdendo nettamente il confronto con Marco Bezzecchi e salendo solo una volta sul podio in MotoGP, con il secondo posto di Austin.
MotoGP, Luca Marini incanta tutti su Valentino Rossi
Luca Marini è ormai un pilota stabilmente impegnato in MotoGP, ed ha appena rinnovato il contratto con la squadra di Valentino Rossi anche per il 2024. In un’intervista rilasciata a “L’Equipe“, il giovane rider italiano ha parlato dell’importanza del suo fratellastro per questo sport nelle persone che ha influenzato nella sua carriera.
Ecco le sue parole: “Valentino è molto popolare, anche fuori dall’Italia. Incontro persone che vengono da tutto il mondo, ed è incredibile quanta passione riesca a suscitare Vale in loro, anche fuori dalla MotoGP. Lui ha raggiunto sia le nonne che i bambini, non potrebbe esserci una cosa migliore per il nostro sport“.
Marini ha poi affermato che non ha iniziato a correre in moto per via della presenza di suo fratello: “Se ho iniziato a fare motociclismo grazie a lui? Assolutamente no, perché da piccolo non mi rendevo conto di quanto fosse grande Valentino Rossi. Per me era una persona normale, spesso lo vedevo in televisione, ma non capivo che cosa rappresentasse“.
Luca ha poi affermato che è stato suo padre Massimo a spingerlo a correre: “Quando ho iniziato ad andare in moto ero spinto solamente dalla mia grande passione, era il piacere di guidare una moto ed il senso di velocità. E visto che ero bravo, ho pensato che questo potesse il modo migliore per guadagnarmi da vivere. Fu mio padre a spingermi a cominciare a correre“.