La MotoGP è il top assoluto per ciò che riguarda il mondo delle due ruote, e qui troviamo i migliori meccanici. Ecco i loro compensi.
Oggi vi parleremo di un argomento molto interessante, quello degli stipendi dei meccanici della MotoGP e delle classi inferiori. Tutti siamo a conoscenza degli ingaggi faraonici che sono a disposizione dei piloti, con Marc Marquez, il più pagato di tutti, che ogni anno si mette in tasca 12,5 milioni di euro dalla Honda.
La figura dei meccanici è fondamentale per i piloti e le squadre di MotoGP, perché dal dietro le quinte mettono la moto in pista e risolvono ogni tipo di problema. Il loro lavoro, come vedremo, spesso rischia di passare in secondo piano, ma risultano essere delle presenza dalle quali i team non possono prescindere in alcun modo.
MotoGP, ecco il preciso guadagno dei meccanici
I meccanici sono molto importanti in MotoGP, anche se magari li vediamo meno attivi rispetto a quelli della F1 per ciò che riguarda le immagini televisive. Infatti, nelle moto non ci sono i pit-stop, dal momento che non c’è il cambio gomme, ma solo la diretta sostituzione della moto nel caso in cui piova o ci sia un incidente alla prima durante le sessioni di prove libere e qualifiche.
Detto questo, rappresentano comunque una parte fondamentale delle squadre, visto che si occupano del set-up e di riparare danni e guasti tecnici. A questo punto, andiamo a vedere quanto guadagnano di preciso, anticipandovi che non tutti percepiscono lo stesso tipo di stipendio.
Un meccanico prende in media una cifra compresa tra i 25 ed i 40 mila euro all’anno, mentre il tecnico addetto alle sospensioni ha compensi ben più elevati, che possono toccare anche i 60.000 euro a stagione. Ovviamente, la media considera anche quelli che operano in Moto2 ed in Moto3, dove le squadre non sono supportate da grandi case, e quindi ci sono stipendi minori.
Anche in MotoGP lo stipendio è differente tra chi lavora per squadre factory e per i clienti, ma non si scende mai sotto la soglia dei 25.000 euro all’anno, ovviamente netti. I guadagni sono ovviamente molto più bassi rispetto agli ingaggi milionari dei piloti, ma anche se si opera un diretto confronto con gli ingegneri.
Un esempio sono i capotecnici, ovvero gli uomini di fiducia dei piloti, che possono guadagnare fino a 130.000 euro al massimo in una singola stagione, cifre davvero molto più elevate rispetto ai meccanici.