La Moto3 fa il proprio debutto in India, dove si impone Jaume Masia che ha dominato la scecna. Sul podio Toba e Sasaki.
La Moto3 non delude mai, ed anche nella prima gara della storia corsa in India c’è stato un grande spettacolo sino all’ultimo. Questa volta però, la vittoria non è mai stata in discussione, con Jaume Masia che ha dominato la scena, vincendo con largo margine sugli inseguitori, imponendo un ritmo forsennato che ha fatto la differenza soprattutto nella seconda parte di gara.
Dietro di lui si è piazzato un sorprendente Kaito Toba, che si affaccia per la prima volta nelle posizioni di riferimento della Moto3, battendo proprio sul traguardo Ayumu Sasaki. Il giapponese si è toccato all’ultimo giro con il compagno di squadra Collin Veijer, spedendolo fuori pista a due curve dal termine.
Sasaki potrebbe anche rischiare una penalità, che di certo nno sarebbe il massimo per le sue ambizioni di classifica. Ancora male Daniel Holgado, solo quarto e davanti a David Alonso e David Munoz. Settimo un ottimo Riccardo Rossi, che ha preceduto Ivan Ortolà e Stefano Nepa. José Antonio Rueda chiude la top ten, in un finale pazzesco.
Moto3, grande battaglia finale per il secondo posto
Le qualifiche della Moto3 si sono tenute sul bagnato, con Jaume Masia autore di una grande pole position, con dei valori davvero clamorosi favoriti appunto dalla pioggia. Pensate che il secondo tempo è stato ottenuto da Matteo Bertelle, davanti ad Ayumu Sasaki e ad un’altra sorpresa, vale a dire Scott Odgen.
Come previsto, chi è partito davanti a sorpresa crolla immediatamente, e davanti resta Masia che precede Sasaki ed un ottimo Kaito Toba, che invece il passo dei primi lo tiene ed anche alla grande. Collin Veijer tiene un ottimo ritmo e si gioca il podio con Toba e Davin Alonso, in una battaglia tipica del campionato di Moto3, mentre i primi due fanno uno sport del tutto diverso davanti a tutti.
Veijer tenta di arginare la fuga del tande di testa con un buon passo, ma a metà gara c’è un gap di oltre due secondi, mentre il calo di Daniel Holgado pare essere molto evidente, e non riesce ad avanzare oltre la sesta posizione. In difficoltà anche Deniz Oncu così come Ivan Ortolà, che nelle ultime gare è nettamente andato in crisi.
Positiva la gara di Riccardo Rossi, che resta sempre in bagarre con i primi della classe, confermando come una pista nuova possa mescolare i valori in campo. Davanti a tutti, Sasaki continua a marcare stretto Masia, quasi come se lo lasciasse condurre per poi sferrare l’attacco più avanti, nelle fasi realmente decisive.
A sei giri dalla fine c’è il tentativo di fuga decisivo da parte di Masia, che prende qualche decimo su un Sasaki che però vuole provare a restare in lotta. Veijer invece resta sui tempi dei primi due, ma quel gap che si era creato nella prima fase rischia di avere un impatto decisivo sul risultato finale.
Odgen e Tatsuki Suzuki finiscono fuori gioco a poche tornate dalla fine, con un botto a dir poco terribile. Il giappone rischia di passare sopra ad Odgen con la sua moto, ma per fortuna tutto va al meglio e nessuno si fa male, ma si è rischiata davvero la tragedia, che in questo sport è sempre dietro l’angolo.
Nel finale, il ritmo di Masia è a dir poco insostenibile e gli permette di fare il vuoto su Sasazi, che viene ripreso da Veijer e Toba, con quest’ultimo che sta disputando una gara strepitosa, ricordando che il prossimo anno, a meno di eventi clamorosi, non sarà al via del campionato non avendo trovato un posto. Toba tenta l’assalto e scavalca di cattiveria Veijer, per poi mettersi sulle piste di Sasaki in una splendida lotta per la piazza d’onore.
Incredibili le spalle che si rifilano Toba e Sasaki all’ultimo giro, così come con Veijer che non vuole mollare. Veijer e Sasazi si suicidano, con il primo che cade, mentre il giapponese chiude terzo. Masia vola a vincere con una prova magistrale, ed ora crede seriamente alla possibilità di vincere il titolo mondiale. Prossimo appuntamento a Motegi domenica prossima.