In Gara 1 si è imposto Michael Ruben Rinaldi. La Ducati ha festeggiato nella Superpole Race il successo di Bautista, mentre in Gara 2 ha trionfato, nuovamente, il campione spagnolo.
Dopo l’errore nella giornata di ieri che aveva visto protagonista il campione in carica, Alvaro Bautista, in Superbike è tornata la normalità. Lo spagnolo ha iniziato la domenica ad Aragon alla grande, conquistando il trionfo nella Superpole Race. Dopo lo 0 nella prima manche, Alvaro si è mostrato subito battagliero, confrontandosi con i rivali di sempre Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu.
Il nordirlandese, caricato dall’annuncio in Yamaha nel 2024, ha intenzione di chiudere in bellezza la sua esperienza in Kawasaki. Ha provato ad andar via, ma Bautista ha fatto la voce grossa. Il pilota si è ripreso lo scettro e ha fatti valere tutta la potenza del motore della Panigale V4R ad Aragon. Il trionfo della Superpole Race gli ha permesso di rinsaldare la sua posizione di vertice con 479 punti, rispetto ai 437 di Toprak e ai 315 di Jonathan.
Bautista ha ottenuto anche, naturalmente, la pole position per Gara 2 davanti ai rivali. Il centauro del team Aruba è scattato a fionda e ha tenuto la prima posizione. Alle sue spalle Rea è stato lesto ad infilarsi alla curva 4. Bautista non era pronto all’attacco immediato del rider della Kawasaki e si è ritrovato nel panino delle due Yamaha ufficiali. Locatelli è stato fenomenale nel rilascio della frizione e, dopo un primo giro d’applausi, si è preso la seconda piazza e si è portato in testa alla corsa, scavalcando anche Rea.
Il gruppo si è ricompattato e Bautista si è ripreso la leadership della corsa, davanti al duo della Yamaha. Toprak è partito in sordina, tenendosi fuori dai guai. Con 18 giri a disposizione ha potuto affrontare con maggiore rilassatezza la scorsa, ma la battaglia con il teammate italiano è stata accesissima.
Superbike, Bautista domina una sfida totale ad Aragon
La Ducati continua a fare la differenza, sia nel misto che sui rettilinei. Troppo più performante la V4 Panigale. A metà gara si è capito che per la vittoria non c’erano speranze, ma alle spalle di Bautista la battaglia è stata spettacolare. Locatelli, Razgatlioglu, Rea e Rinaldi si sono giocati il podio. Purtroppo Danilo Petrucci è stato costretto al ritiro e ha parcheggiato la sua moto contro le barriere.
Si sono poi creati due gruppetti. I due Yamaha per la seconda e terza posizione e Rinaldi e Rea per la quarta piazza. Alle spalle dei primi cinque della classifica Bassani e Vierge si sono contesi la sesta piazza. Bautista ha fatto gara a sé, accumulando giro dopo giro secondi preziosi sui piloti del team factory della casa di Iwata della Superbike.
Lo spagnolo ha messo l’ennesimo sigillo ad una stagione da sogno. Dopo il DNF ieri, il ducatista si è rifatto con gli interessi. Ad Aragon la V4 Panigale ha fatto la differenza in modo abissale. Due trionfi con entrambi gli alfieri in due manche hanno dato un segnale decisivo. Il braccio di ferro per la seconda posizione, in Yamaha, lo ha vinto Toprak perché Andrea è stato costretto al ritiro per un problema tecnico. Terzo al traguardo Rinaldi.