E’ bastato un GP fuori dalle prime tre posizioni per riaccendere un dibattito sulle performance della Ferrari SF23. La reazione di Vasseur è stata veemente.
Frederic Vasseur non ci sta e, dopo il trionfo di Singapore, ha sottolineato come la Rossa abbia, comunque, fatto dei progressi nonostante un risultato non indimenticabile a Suzuka. In molti hanno dimenticato la conformazione del tracciato giapponese, molto diverso rispetto al cittadino di Singapore. La Rossa fa fatica nella percorrenza di curve veloci, non riuscendo ad avere quel grip in stile RB19.
Suzuka è, particolarmente, demanding anche sull’usura delle mescole. I carichi laterali sono impressionanti e nello snake del primo settore, con una sequenza di curve velocissime, è facile andare incontro a problemi sulla gestione delle gomme. C’era molte preoccupazioni alla vigilia della tappa, manifestate principalmente da Carlos Sainz, in merito ai problemi atavici dell’erede della F1-75.
Nella prima parte di stagione al Rossa tendeva a mangiare le gomme molto velocemente. Questione di bilanciamento che non rendeva facile la vita ai piloti. Grazie al nuovo fondo introdotto a Suzuka i ferraristi hanno fatto progressi, sotto questo aspetto, sebbene il gap dalla vetta rimanga ancora enorme. La McLaren, da un certo punto di vista, ha fatto un miracolo, ma anche la Ferrari può ritenersi soddisfatta del lavoro svolto a Maranello.
La SF23 ha scavalcato l’Aston Martin ed è in piena lotta con Mercedes per la seconda piazza nel Mondiale. Le Ferrari hanno sofferto molto meno del previsto sul degrado rispetto alle Stelle a tre punte. Una strategia sbagliata ha portato Sainz alle spalle di Hamilton, ma Vasseur, nel post GP, ha visto il bicchiere mezzo pieno, nonostante il gap dalla Red Bull Racing di Max Verstappen.
La Ferrari è tornata a casa con un distacco dalla Mercedes di soli 20 punti. La possibilità di tornare nella posizione con cui nel 2022 la Rossa chiuse il mondiale è concreto. La SF23 è diventata più docile sugli pneumatici e tante gare sono state rovinate, sin da subito, a causa del degrado. “Penso che abbiamo fatto un passo avanti sulla gestione del degrado gomme rispetto all’inizio della stagione, ma d’altra parte, probabilmente siamo stati un po’ troppo conservativi e penso che sia vero per tutti“, ha tuonato il manager francese.
“In griglia eravamo molto spaventati. Lo eravamo troppo rispetto a ciò che poi si è rivelato nel GP. Alla fine durante la corsa è stato tutto sotto controllo. Pensiamo di aver fatto un buon passo avanti, in questo caso – ha aggiunto Vasseur, come riportato su Motorsport.com – Se guardiamo, certamente alla gestione delle gomme che abbiamo avuto nelle prime 2 gare della stagione, quello non è certo stato il nostro punto forte, diciamo. Venendo a Suzuka, su una pista di questo genere, eravamo un po’ a rischio“.
La Ferrari ha chiuso con Leclerc quarto e Sainz sesto. Sono arrivati nelle posizioni con cui sono partiti, dando dei segnali positivi in vista dei prossimi GP su layout simili. Il Qatar rappresenterà un’altra tappa importante nella sfida alla Mercedes.
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