La F1 è composta da 10 squadre ormai dal lontano 2017, ma per il futuro ci sono grosse novità. Ecco cosa bolle in pentola.
Il mondiale di F1 è ristretto a sole 10 squadre dal 2017, quando la Manor si fermò per mancanza di fondi, con la Haas che era entrata l’anno prima. Quello del team americano è stato l’ultimo ingresso nella massima formula, che negli ultimi ha però iniziato a fare di nuovo gola ai grandi marchi.
Come sappiamo, nel 2026 arriverà l’Audi che farà il proprio debutto assoluto in F1, ma in griglia non avremo due macchine in più. Infatti, la casa di Ingolstadt ingloberà la Sauber, come aveva fatto anche la BMW nel triennio 2006-2009. Il progetto è gestito da Andreas Seidle, ex team principal della McLaren e uomo forte del gruppo Volkswagen, che punta a costruire un team vincente.
Inoltre, si parla molto del team Andretti, il cui ingresso non è ben visto dalla concorrenza per ovvi motivi economici. Tra i grandi rinunciatari c’è la Porsche, che era attesa per il 2026 ma che alla fine ha dato forfait. Ora c’è il sogno di vedere un altro colosso che potrebbe fare il suo ritorno nel Circus.
F1, la Toyota e quell’indiscrezione che fa sognare
Molti appassionati di F1 sognano di vedere quanti più marchi possibili al via del mondiale, ed un eventuale ritorno della Toyota farebbe piacere a tutti. Nel week-end del Gran Premio del Giappone, la McLaren ha annunciato l’ingaggio del talentuoso Ryo Hirakawa come pilota di riserva, e per chi non lo conoscesse, parliamo di un pilota ufficiale della casa giapponese.
Hirakawa è uno dei punti fermi della Toyota nel FIA WEC, e lo scorso anno, al debutto assoluto sulla GR010 Hypercar, ha vinto sia la 24 ore di Le Mans che il FIA WEC, ed in Bahrain, tra poco più di un mese, potrebbe diventare campione del mondo per la seconda volta consecutiva.
La McLaren è un team in netta crescita, ma ha una coppia di piloti intoccabile come quella composta da Lando Norris ed Oscar Piastri. Tuttavia, in Giappone era presente anche Kazuki Nakajima, che ha corso in F1 dal 2007 al 2009, a bordo della Williams motorizzata Toyota, e che ha vinto per ben tre volte a Le Mans sulla vettura nipponica, ed ora si occupa di un ruolo gestionale all’interno del Gazoo Racing.
In un’intervista riportata da “Speedweek.com“, Nakajima ha parlato delle possibilità di vedere la Toyota di nuovo in F1: “Per il momento non è il caso, ma per il futuro mai dire mai, è un no con una porta che vogliamo lasciare aperta“. Dunque, il pilota giapponese ha lasciato una piccola speranza, e chissà che in futuro non si possa concretizzare.
Come detto, la Toyota ha già corso nel Circus, con 139 gare disputate tra il 2002 ed il 2009. Purtroppo però, non arrivò nemmeno una vittoria, ma soltanto qualche podio e tre pole position, due conquistate da Jarno Trulli ed una da Ralf Schumacher, un fallimento visti i soldi che vennero spesi.
Dopo il ritiro dalla massima serie automobilistica, la Toyota si è concentrata sull’endurance dove corre a partire dal 2012, e nel corso di questi anni, è diventata il punto di riferimento assoluto con i prototipi ibridi, vincendo per ben cinque volte la 24 ore di Le Mans.
Il colosso giapponese sta dominando anche nel mondiale rally, con la Yaris Hybrid che è di un altro pianeta rispetto alla concorrenza. Di certo, la Toyota ha tutti i mezzi necessari per tornare nel Circus e fare bene, ma è chiaro che mollare due categorie dove sta dominando per rischiare altri scivoloni non è una facile decisione.