La Ferrari sarà da mondiale nel 2024? Ecco perché si può sognare

In casa Ferrari si pensa già al 2024, e la bella crescita delle ultime gare fa ben sperare. Ecco perché si può far bene.

La Ferrari ha trovato il modo di raddrizzare una stagione a dir poco fallimentare, anche se resta ovviamente al di sotto delle aspettative. La SF-23 ha vinto con Carlos Sainz il Gran Premio di Singapore, ed è al momento l’unica ad aver portato a casa una vittoria che non fosse la Red Bull, la quale ha letteralmente distrutto la concorrenza, con una RB19 che ha fatto uno sport a parte.

Ferrari punta in alto
Ferrari con Charles Leclerc in azione a Suzuka (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Il Cavallino ha iniziato l’annata con un’auto a dir poco pessima, che si è rivelata fallimentare sotto tutti i punti di vista. Ricordiamo che il progetto attuale è stato realizzato dalla squadra diretta da Mattia Binotto, che aveva insistito su una direzione ottima all’inizio, ma che poi non aveva i margini di sviluppo che hanno avuto gli altri.

Sin dai test invernali, si è visto come questa Ferrari avesse difetti alla propria base, e la squadra è stata costretta a portare in pista degli sviluppi pesanti in quel di Barcellona per migliorare la situazione. Tra alti e bassi, si è arrivati ad un equilibrio, ed ora l’obiettivo è battere la Mercedes per il secondo posto tra i costruttori.

Ferrari, ecco i motivi per cui si può sperare nel 2024

Da ormai alcuni anni, la Ferrari è solita concentrarsi, a partire dalla metà della stagione in corso, su quella successiva. Il motivo? La consapevolezza di non potersi più giocare nulla di importante, e che valga la pena pensare alla vettura dell’anno seguente, ma quest’anno le cose sono andate in maniera diversa.

Carlos Sainz ottima stagione per lui
Carlos Sainz in azione a Suzuka (ANSA) – Tuttomotoriweb.it

Sotto la nuova gestione di Frederic Vasseur, subentrato al deludente Mattia Binotto, gli upgrade sulla SF-23 non si sono fermati, nella volontà di comprendere al meglio i difetti ed i pochi punti di forza, per cercare di trarne beneficio in vista del 2024. Con l’assenza di test in pista, è importante fare delle simulazioni anche durante i fine settimana di gara, ed in tal senso, quello di Zandvoort è stato tra i più utili.

Secondo quanto riportato dal “Corriere dello Sport“, ci sarebbero diversi motivi per cui essere ottimisti in vista del 2024. Prima di tutto, si è trovata finalmente una buona affidabilità, ma anche e soprattutto il fatto che tutti gli aggiornamenti portati abbiano funzionato al meglio.

Per esempio, il fondo portato a Suzuka aveva lo scopo di migliorare la guidabilità e di stabilizzare l’auto, e non tanto quello di dare più prestazione, e l’obiettivo è stato raggiunto. Inoltre, il peso è sceso per la prima volta sotto i 798 kg, permettendo così di posizionare più zavorra per equilibrare al meglio la monoposto.

Altri due aspetti che sono stati finalmente compresi sono quelli del passo gara e del problema relativo al vento, a cui la SF-23 era molto sensibile. Ricordiamo gare, disputate nel corso di questa stagione, in cui la Ferrari portava le gomme alla distruzione dopo pochi giri, guaio che adesso è stato arginato, come si è visto a Suzuka.

La pista giapponese, in tal senso, era molto probante, con la Rossa che ha vinto il confronto con la Mercedes, diretta rivale per il secondo posto tra i costruttori. Di certo, preoccupano i 24 secondi rimediati dalla McLaren di Lando Norris, con la MCL60 che è ormai seconda forza.

Il team di Woking ha iniziato la stagione con una macchina da ultime file, mentre ora è la prima vettura dopo le inarrivabili Red Bull. Quanto fatto dalla McLaren fa capire che recuperare è possibile, ed ora a Maranello si punta su un finale di stagione in crescendo per poi spostare l’attenzione sul futuro.

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