La Red Bull ha vinto il sesto titolo costruttori della sua storia in F1, ma ora emerge un dato terribile. Gli avversari sono alle corde.
La stagione di F1 targata 2023 non è stata di certo la più esaltante della storia, dal momento che la Red Bull ha impresso una ferrea dittatura su questo campionato. La RB19 ha fatto un altro sport sin dai test invernali del Bahrain, nei quali si era visto che sarebbe stato impossibile batterla.
Max Verstappen ha trovato un feeling incredibile con questa monoposto, che nel corso dello sviluppo è diventata sempre più cucita addosso al suo stile di guida. La possibilità di avere tanto grip all’anteriore esalta la sua aggressività, mentre Sergio Perez è andato in crisi e sembra l’ombra di quello di inizio stagione.
Tuttavia, la Red Bull ha sempre puntato sull’olandese, ed i risultati gli stanno dando ragione. La F1 di oggi vive sotto la netta superiorità di questa compagine, e servirà un’impresa a tutti gli altri per cercare di avvicinarsi. Nel frattempo, dal Giappone è arrivato un altro retroscena che preoccupa.
F1, la Red Bull potrebbe non aver mostrato tutto
Da ormai diversi mesi si discute del dominio della Red Bull in questa nuova era delle F1 ad effetto suolo, con il sospetto concreto che il team di Milton Keynes non abbia ancora espresso tutto il suo potenziale. Come aveva detto il direttore tecnico Pierre Waché qualche tempo fa, gli uomini del team campione del mondo credono che questa monoposto sia solo “mediamente buona”, e che ci sia ancora tanto lavoro da fare.
Come riportato da “Motorsport.com“, il lavoro di sviluppo non si è mai fermato, ed anche in Giappone si è lavorato tanto dopo il terribile fine settimana di Singapore. In quel di Marina Bay, sulla RB19 aveva fatto il proprio debutto l’ennesimo nuovo fondo, poi scartato da Max Verstappen in persona perché non gli forniva un gran feeling al volante.
A Suzuka, hanno debuttato due versioni di fondo, con una nuova geometria del bordo d’uscita del marciapiede che è del tutto inedita. Come avrete notato, la monoposto di Verstappen è andata in pista al venerdì, durante le prove libere, con tanta vernice flow viz al posteriore, per analizzare al meglio i flussi in comparazione con il fondo standard.
La Red Bull lavora al meglio perché, ogni anno, non sacrifica mai la parte finale di stagione, ma cerca sempre di ottimizzare ciò che ha. L’ultimo pacchetto importante era stato portato in Ungheria, con l’introduzione delle bocche dei radiatori miniaturizzate, ma in queste ultime tappe sono arrivati costanti aggiornamenti proprio nella zona dei fondi.
Questa è infatti la componente più importante delle monoposto di F1 da quando è tornato l’effetto suolo, con la Red Bull che ha azzeccato del tutto il proprio progetto. Dopo il successo di Suzuka, che è valso il titolo costruttori, il team principal Christian Horner ha mantenuto i piedi per terra, dando qualche speranza ad una concorrenza che oggi è molto lontana.
Ecco le sue parole: “Penso sia impossibile fare meglio di quanto stiamo mettendo in mostra oggi. Stiamo cavalcando un’onda sulla quale proveremo a stare il più a lungo possibile, ma sappiamo che in questo sport tutto cambia velocemente, dove recuperare è molto facile, come stiamo vedendo dal lavoro di alcune squadre“.
Horner ha poi aggiunto: “Noi stiamo continuando a spingere provando ad andare oltre i nostri limiti, già lo scorso anno abbiamo fatto vedere di essere molto forti e stiamo continuando in quel modo. Abbiamo sviluppato la macchina in maniera molto efficiente, ed abbiamo trovato ottime prestazioni su tutte le piste“.