Si conclude la stagione endurance del Fanatec GT, con il successo a Barcellona della Ferrari 296 GT3. Marciello vince il titolo.
La serie endurance del Fanatec GT World Challenge si è conclusa con una splendida doppietta Ferrari, che coincide con la prima vittoria della 296 GT3 in questo campionato. Ad imporsi è la #51 dell’AF Corse-Francorchamps Motors con Alessio Rovera, Robert Shwartzman e Nicklas Nielsen. Seconda la #71 affidata a David Rigon, Antonio Fuoco e Daniel Serra.
La Mercedes #888 dell’Akkodis-ASP Team con Raffaele Marciello, Timur Boguslavskiy e Jules Gounon ha vinto il titolo del Fanatec GT, mentre il podio è stato completato dalla Porsche #96 del Rutronik Racing con Thomas Preining, Laurin Heinrich e Dennis Olsen. Si ritira Valentino Rossi per un errore.
Dopo una stagione di apprendistato, la Ferrari è riuscita a mettere a referto la prima pole position della 296 GT3 nel Fanatec GT World Challenge. A dettare legge a Barcellona è la #51 di Robert Shwartzman, Nicklas Nielsen ed Alessio Rovera, davanti alla Lamborghini #63 di Mirko Bortolotti ed all’altra Ferrari, la #71.
Le Rosse partono alla grande, con la #71 che sale al secondo posto con Daniel Serra, con un 1-2 che fa sognare i tifosi. Difficile la gara di Valentino Rossi che parte dalle retrovie e conduce il primo stint attorno alla 19esima posizione, con una BMW M4 GT3 che è in grossa difficoltà anche con gli altri equipaggi.
La Mercedes #777 di Maro Engel prova a tenere il passo di un tandem Ferrari che qui in Spagna sta davvero performando al meglio, adattandosi a meraviglia alla pista ed anche alle alte temperature. Dopo l’ingresso di una Safety Car per detriti, avviene il disastro per Valentino Rossi che continua nel suo periodo difficile.
Questa volta, il pilota di Tavullia la combina grossa e si auto-elimina girandosi e finendo nella ghiaia, dopo soli 50 minuti di gara. Il “Dottore” non riesce a riprendere la via della pista ed abbandona la sua BMW ritrovandosi costretto al ritiro. Viene introdotta una Full Course Yellow, con la Ferrari che non effettua di certo il miglior pit-stop del secolo e, dopo essere entrata davanti con un netto 1-2, escono al secondo ed al quarto posto.
Al comando si ritrova così la Mercedes di Fabian Schiller, ma la Ferrari di Shwartzman si mette subito a caccia confermando di essere molto performante. Entrano in azione anche le Porsche, che si mettono a caccia della Ferrari di Davide Rigon, il quale è a propria volta incollato alla Mercedes #88 di Timur Boguslavskiy.
Il battistrada e Shwatrzman fanno il vuoto, con la #88 che tiene a bada la 296 GT3 del pilota veneto ed anche le Porsche, le quali vengono fuori con un ottimo passo gara dopo una qualifica difficile. Il pit-stop vede la Mercedes tenere il primo posto con Luca Stoltz, con le due Ferrari che cercano la prima vittoria nel Fanatec GT che sono molto vicine.
Nielsen segue Antonio Fuoco, con le 296 GT3 che si mettono all’inseguimento dell’equipaggio della casa di Stoccarda. Una lunghissima Full Course Yellow complica l’inseguimento delle Ferrari alla Mercedes di testa, con Stoltz che di certo non deve faticare per tenersi la vetta.
A mezz’ora dalla fine si passa alla Safety Car, che entra in pista compattando il gruppo. La gara riprende ad una ventina di minuti dalla fine, con Stoltz inseguito da Nielsen e Fuoco. Tuttavia, la Porsche #56 di Daniele Di Amato va fuori pista e scatena un’altra bandiera gialla, con la direzione gara che opta per una Full Course Yellow.
Il colpo di scena arriva nel finale. La Mercedes di testa subisce una penalità per un contatto al primo giro, con 5 secondi che verranno aggiunti al tempo finale. Dunque, la Ferrari piazza la doppietta, mentre la Mercedes del nostro Raffaele Marciello festeggia la vittoria del titolo.
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