L’Alfa Romeo sta investendo molto sull’elettrico e sulla mobilità sostenibile, ma ora c’è anche una decisione che fa molto discutere.
In casa Alfa Romeo il momento attuale è uno dei migliori di sempre, il che significa che l’operazione rilancio è andata a buon fine. Il 2023 verrà chiuso con circa 80-90.000 vendite a livello globale, il che è un dato estremamente positivo, ma che di certo non ferma la volontà di crescita della casa di Arese.
Per il 2025 c’è in ballo un obiettivo ancora più complesso da raggiungere, ovvero quello di fissare il nuovo record mondiale di vendite. Quello attuale risale al 1990, quando l’Alfa immatricolò circa 223.000 veicoli in un solo anno, e da quel momento in poi iniziò la fase di declino.
Tutto dipenderà dall’apertura di nuovi mercati, con l’Alfa Romeo che punta forte sugli USA ed anche sull’Asia. Il SUV Tonale sta vendendo alla grande, soprattutto in Germania dove pare aver conquistato gli automobilisti locali. Il futuro parlerà elettrico, ed il 2024 sarà un anno di svolta in tal senso.
Tra poco verrà svelato il B-SUV ad emissioni zero, che sarà disponibile anche in versione con motore a benzina, probabilmente ibrido. Nel 2025 arriverà l’erede elettrica della Giulia, e la stessa cosa avverrà anche con il SUV Stelvio nel 2026. Tuttavia, la casa italiana ha preso una decisione che punta a difendere anche un motore a combustione tanto amato dagli appassionati.
Alfa Romeo, il motore V6 a benzina resiste all’Euro 7
In questi ultimi tempi, si parla molto della normativa Euro 7, ovvero un’insieme di regole europee che hanno l’obiettivo comune di fermare le emissioni tossiche. Le nuove norme sarebbero dovute entrare in vigore il primo di luglio del 2025, ma pare che ci sarà un rinvio di circa due anni, a seguito della dura opposizione di molti paesi, tra cui anche l’Italia. In vista dell’arrivo di questa normativa, che prima o poi entrerà in vigore, l’Alfa Romeo si è preparata al meglio.
Molti costruttori, con l’avvicinarsi dell’entrata in vigore della normativa, hanno deciso di tagliare alcuni modelli, per via di un eccessivo aumento dei costi di produzione. Tuttavia, la casa di Arese terrà in vita il motore V6 da 2,9 litri, ovviamente alimentato a benzina. Ad annunciarlo è stato il CEO del marchio del Biscione, vale a dire Jean-Philippe Imparato, che ha fatto chiarezza sull’argomento.
Ecco le sue parole: “Mi aspetto il risultato delle proposte relative all’Euro 7 entro la fine di quest’anno. Mi piacerebbe vedere qualcosa di conforme alle nuove regole che possa rivelarsi molto interessante“. Il motore di cui stiamo parlando è quello che è montato attualmente sulle versioni Quadrifoglio della berlina Giulia e del SUV Stelvio, ma anche la 33 Stradale ne fa uso.
Tuttavia, sull’Alfa Romeo esclusiva da poco svelata ne viene montata una versione più potente, ovvero un V6 da 3,0 litri, che ha un alesaggio più ampio e che è dotato di un’iterazione leggermente più potente. Dunque, l’Alfa vuole rispondere con i fatti alla normativa Euro 7, pur ricordando il grande impegno che c’è attorno all’elettrico come abbiamo affermato in precedenza.